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Livorno, è un tuffo nel passato: battere il Flaminia per allungare

di Alessandro Lazzerini
L’esultanza di Malva dopo il gol col Terranuova Traiana (foto Franco Silvi)
L’esultanza di Malva dopo il gol col Terranuova Traiana (foto Franco Silvi)

L’avventura in D è partita dal Lazio due stagioni fa, ma ora è cambiato tutto

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LIVORNO. Da Civita Castellana in avanti. L’avventura del Livorno in Serie D, due stagioni fa, partì proprio dalla cittadina laziale con la prima partita in questa categoria a distanza di decenni. Un blitz esterno firmato nel finale dal rigore prima sbagliato e poi ribadito in rete col tap-in di Matteo Frati, concesso per fallo su Francesco Neri. Erano gli amaranto rimasti in bilico per metà estate tra l’Eccellenza e la quarta serie in seguito al caso Figline. Quelli che a fine anno chiusero con un modestissimo quinto posto. Oggi la musica, per fortuna, è totalmente diversa. E di quel Livorno è rimasto poco, pochissimo, quasi niente.

I cambiamenti

In due anni sul pianeta amaranto è cambiato praticamente tutto. La presidenza, da Toccafondi a Esciua, la dirigenza, con Mosseri, Bicchierai e Doga al posto di Protti, Califano e Braccini nei ruoli di direzione generale e sportiva. Dicevamo della guida tecnica: si è passati da Collacchioni, oggi secondo alla Pistoiese, a Indiani. E poi una serie infinita di giocatori. Nel 3-4-1-2 schierato quel 4 settembre 2022, c’erano Fogli, Fancelli, Giampà, Giuliani, Pecchia, Cretella, Luci, Lucarelli, Maresca, Neri e Rodriguez, con Torromino e Vantaggiato tra gli indisponibili. Le strade di quei calciatori hanno preso le destinazioni più diverse.

Tanti oggi sono avversari in D, altri sono scesi di categoria e qualcuno è rimasto in amaranto. Pochi. Sono Fancelli, Luci e Frati i tre elementi che costituiscono il trait d’union tra quel Livorno e questo di oggi affidato alle sagge mani del mago di Certaldo. Tutti e tre con minutaggio molto, molto limitato. A conferma di una rivoluzione lenta ma totale, che sta dando i suoi frutti e oggi fa sognare la piazza. L’unica cosa che tutto l’ambiente amaranto si augura resti la stessa è il risultato del Turiddo Madami. Due anni fa furono tre punti, gli stessi che il Livorno vuole prendersi domani per rinforzare la propria posizione in vetta.

Le ultime

Grosse novità di formazioni non dovrebbero esserci per il tecnico Paolo Indiani. La vittoria sul Terranuova Traiana per 5-0 è stata la sommatoria di una prestazione perfetta. Per questo si dovrebbe continuare con l’assetto a tre dietro. Nel 3-4-2-1 amaranto i maggiori ballottaggi sono sugli esterni e nei due uomini che andranno a giocare alle spalle di bomber Rossetti, reduce da due gol consecutivi tra campionato e Coppa. Torna a disposizione Siniega reduce dalla squalifica, out Capparella, mentre Ndoye prosegue il proprio percorso verso il rientro.

Tifosi in trasferta

A distanza di anni, come detto ieri, la Curva Nord Fabio Bettinetti torna in trasferta organizzando un pullman, un modo, rispetto ai canonici pulmini, per permettere a più tifosi possibili di muoversi verso la località laziale. Il ritrovo è fissato alle 9,30 con partenza alle 9,45. Nelle scorse ore, la società amaranto, tramite i propri canali social ha ricordato che i tagliandi per la gara di domani (ore 14. 30 il fischio di inizio) sono in vendita esclusivamente al punto vendita Cisternone Tabacchi e non online. Previsto un centinaio di tifosi amaranto al seguito della squadra.


 

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