Livorno, arbitri e polemiche: tutti gli episodi che fanno infuriare il club
Lo sfogo di Rossetti: «Da qualche settimana è tutto diverso, il rigore era clamoroso»
LIVORNO. Una mole di occasioni enorme che ha fruttato la miseria di una rete, con un punto conquistato. Nelle ultime due gare in casa, il Livorno non ha fatturato per quello che avrebbe meritato e soprattutto, non ha raccolto i frutti del grande lavoro fatto dai suoi attaccanti. (Col Seravezza 0-0 all’Armando Picchi, il racconto della partita)
Mira e sorte
Qualche imprecisione di troppo, un po’ di foga ma anche tanta sfortuna. Il dato che incoraggia però è che contro quelle che sono al momento le due più immediate inseguitrici, la squadra di Paolo Indiani ha dimostrato di avere qualcosa in più. Semmai, contro il Seravezza, in alcuni momenti della partita è sembrato mancare un po’ di ritmo, con la squadra più compassata anche in fase offensiva rispetto a qualche settimana fa. Ma sarebbe come andare a cercare il pelo nell’uovo. Le occasioni ci sono state e il dominio amaranto è stato continuo. Nel primo tempo Regoli, Marinari e Bellini. Nella ripresa Frati con la traversa su punizione e il contestatissimo episodio del calcio di rigore, con Malva atterrato dall’ultimo uomo Sanzone proprio al momento di concludere a rete.
Il rientro
Una delle note positive del match di domenica è senza dubbio il recupero di Simone Rossetti. Dopo lo spezzone di partita a Poggibonsi, Indiani lo ha gettato nella mischia nella ripresa per aumentare il peso dell’attacco e far rifiatare Dionisi. Palle buone gliene sono capitate pochissime, ma le sue caratteristiche hanno comunque permesso di tenere lì il Seravezza nel convulso finale, anche nei minuti in cui il Livorno è rimasto in inferiorità numerica. Al termine della partita era un leone in gabbia. Non ha digerito lo 0-0: «È stata una gara a senso unico. Abbiamo buttato due punti importanti. Dobbiamo imparare a buttarla dentro e migliorare. Soprattutto in partite come quella col Seravezza, che è una nostra diretta concorrente». Il gioco però non è mancato: «È vero. Però non è stata la prima partita in cui abbiamo sbagliato tanti gol. Nel primo tempo potevamo già essere in vantaggio. Abbiamo dimostrato la nostra superiorità, ma non è bastato. Non possiamo più permetterci di lasciare punti per strada e non dobbiamo assolutamente più sbagliare così tante occasioni».
Episodi
Sull’episodio contestatissimo del rigore prima concesso e poi trasformato in punizione dal limite Rossetti ha detto la sua. Era a due passi e ha visto tutto: «Vicino al dischetto del rigore c’era una voragine. In dieci anni di carriera non avevo mai visto un arbitro prima fischiare il rigore e poi cambiare idea su indicazione del guardalinee. Ne prendiamo atto. Ma da qualche settimana a questa parte è cambiato un po’ l’atteggiamento degli arbitri nei nostri confronti. A buon intenditor poche parole». In effetti, nelle ultime gare in casa sono stati negati due calci di rigore abbastanza evidenti. Non che la classifica del Livorno ne abbia risentito più di tanto, visto che nonostante la mancata vittoria col Seravezza, gli amaranto hanno allungato sul secondo posto, ma è ovvio che certe situazioni sono saltate all’occhio. Per mettere a tacere tutti i chiacchiericci, gli amaranto dovranno ritrovare la vittoria in casa domenica 24 novembre contro il Terranuova Traiana. Con l’assenza prolungata di Capparella adesso ci sarà da capire se la società cercherà un sostituto sul mercato invernale. Anche se le soluzioni offensive non mancano: domenica con Russo, Regoli e Marinari. Ma ci sono anche Frati (buono il suo impatto sulla gara) e Currarino, che si trova più a suo agio in posizione più avanzata. Tutto questo in attesa di recuperare Ndoye, che aveva iniziato alla grande il campionato.
La Coppa
Nel frattempo, un altro obiettivo è quello di cercare di andare avanti anche in Coppa Italia. Nei sedicesimi di finale il calendario metterà di fronte ancora una volta il Livorno al Seravezza, mercoledì 20 novembre sera alle 20.30. Anche se il campionato resta la priorità, c’è da scommettere che la truppa amaranto farà di tutto anche per passare il turno.