La tragedia
La PL è un muro di cemento: netta la vittoria contro San Severo
Bonacini il migliore, cresce Vedovato, da migliorare l’attacco. Zahariev: le novità
LIVORNO. “Lotta, cuore, orgoglio: onoriamo la maglia”: due lunghi striscioni coprivano la Curva Sud prima della palla a due. C’era tutto in quella frase. E c’è stato tutto anche sul parquet: lotta, cuore, orgoglio. Forse non una gran pallacanestro ma in compenso ci sono i due punti, che di questi tempi sono ossigeno puro.
Vince facile la PL, almeno nelle dimensioni finali (67-51) ma sinceramente il gap tecnico in campo era talmente ampio che non ci sono mai stati timori. Questo San Severo sarà anche ultimo, a tratti è sembrata squadra non adeguata alla B, ma è anche vero che tre giorni fa aveva asfaltato quel Latina che ieri ha fatto tremare Roseto. Insomma, occhio, qui di scontato c’è poco.
Bonacini mvp
In attesa di certezze che oggi ancora non ci sono per vari motivi, la PL ha trovato il suo punto fermo sul quale costruire il futuro: Davide Bonacini. Ieri 35’ in campo con 18 punti, 3/3 da tre, 7 rimbalzi, 5 assist, 7 falli subiti, 27 di valutazione. Giù il cappello di fronte a questo ragazzo a cui manca solo di far parcheggiare i tifosi e pulire il bar: davvero un gran bel giocatore.
La crescita di Vedovato
Partendo dal presupposto che San Severo non ha lunghi di alto livello (ma molto interessante il 2.06 Matteo Gherardini, classe 2004, livornese, col padre storico tifoso PL “cresciuto” nei Rebels), finalmente è arrivata una prestazione da protagonista per Vedovato. 14 punti e 12 rimbalzi in 24 minuti . La prima “doppia doppia” in maglia PL, una partita da protagonista e non da gregarione. Ha ancora tanta naftalina addosso, ma se capisse che con quel fisico può spaccare il mondo...
Dove crescere
Detto dei due migliori, di una buonissima difesa, di tanta aggressività e degli applausi ritrovati dei tifosi, giusto anche guardare dove il motore ancora non gira al meglio.
In attacco la PL è sempre ingolfata. Anche ieri non si sono raggiunti i 70 punti, troppe volte si arriva con la palla in mano ai 20” dell’azione senza avrei creato situazioni di vantaggio. Il miglior tiratore (Leonzio) quasi sempre deve creare, difficile si trovi a tirare piedi a terra. C’è da lavorare un po’ anche sulle rimesse che da qualche partita stanno diventando fattori d’ansia (e di palle perse).
Il caso Zahariev
Cerchiamo anche di fare il punto sulla questione-Zahariev. Una settimana di esami ha dato delle risposte ma non complete al problema che attanaglia il bulgaro. La società ha disposto altri esami strumentali specifici anche nei prossimi 3-4 giorni per avere un quadro completo.
A quanto pare Zahariev adesso sta meglio, non è previsto il suo utilizzo giovedì a Rieti ma non sarebbe impossibile invece domenica (a Caserta). La società comunque si sta comunque guardando attorno: tutti nel clan PL sperano che il problema sia risolvibile perché Zahariev viene considerato un top-player, ma se non arrivano certezze è chiaro che bisogna essere pronti.
Intanto ieri, dopo le dichiarazioni di Farneti, i tifosi hanno accolto con applausi e pochissimi fischi Zahariev, al quale alla fine è stato anche dedicato il coro ironico “se non metti il bulgaro, noi non ce ne andiamo” sulle note di un vecchio tormentone di discoteca.
La partita
PL sempre avanti (19-12 primo quarto) tranne un flash sul 22-23: si va al riposo sul 40-30. Al rientro, il parziale dopo 6’20” è inquietante (4-1) poi la PL scappa via trovando finalmente buone scelte in attacco (54-33) e da lì il margine non scenderà mai più sotto il più 12 fino appunto al 67-51 finale.l