Bellazzini, la svolta tattica e la rinascita. «Finalmente un gioco adatto anche a me»
Per la prima volta ha giocato tre partite di seguito da titolare: «Ora bisogna essere al top agli spareggi»
LIVORNO. Da oggetto del desiderio a oggetto misterioso. Questo è stato un po' il passaggio che ha caratterizzato la prima parte di stagione di Tommaso Bellazzini, trequartista dalle indiscusse qualità tecniche che però spesso non è sempre riuscito a confermare le altissime aspettative che ci sono su di lui. Questo almeno fino alle ultime tre giornate, quando il numero 21 è diventato un uomo chiave nello scacchiere di mister Angelini ed è sempre partito titolare contro Certaldo, Cuoiopelli e San Miniato. «Diversi fattori hanno condizionato negativamente il mio inizio di stagione - esordisce l'ex Cittadella - uno su tutti il grave infortunio alla caviglia e poi un'altra serie di situazioni che di certo non mi hanno agevolato. Ora abbiamo un gioco che favorisce le mie caratteristiche e mi permette di esprimere al meglio le mie qualità».
Una frecciatina alla gestione precedente di Buglio?
«No, è semplicemente un dato di fatto che ci siano due proposte differenti, entrambe rispettabili, ma sicuramente diverse. In tutto l'ambiente si parlava di una squadra che non convinceva fino in fondo, ora c'è un'altra idea che è più adatta alle mie caratteristiche. Tutto qui».
L'abbiamo vista giocare sia da trequartista che da esterno. Quale ruolo preferisce?
«Una volta in campo poi la posizione giusta devo essere bravo a trovarla al di là della posizione di partenza. Sicuramente giocare nella zona centrale del campo e dialogare con i compagni è una cosa che gradisco molto. Ma anche partendo da destra posso accentrarmi dentro il campo e farlo tranquillamente ed è sempre un movimento che agevola le mie caratteristiche».
Adesso avete anche i terzini che spingono molto e con cui dialogate molto bene.
«Nel 4-2-3-1 il lavoro di catena tra esterno e terzino è fondamentale. Ci stiamo lavorando molto e cercheremo di renderlo ancora più fluido perché se fatto bene ci permette di creare superiorità sull'esterno».
In queste ultime sfide abbiamo visto più movimento senza palla. È d'accordo?
«È la base della fase offensiva. Perché occupare gli spazi giusti durante la fase di attacco aiuta molto la fase di possesso palla, in cui secondo me siamo cresciuti come sicurezza e consapevolezza. È un qualcosa su cui stiamo lavorando e che sta dando i suoi frutti, ma su cui possiamo ancora migliorare, perché contro squadre organizzate come il San Miniato diventa importantissimo».
Fin qui che percentuale abbiamo visto di Bellazzini? «Non è semplice dirlo. Il margine di miglioramento c'è sempre, così come deve crescere la confidenza con le nuove idee del mister. Sicuramente inizio a stare bene fisicamente ed anche nel contesto tattico».
Cosa sarà fondamentale per lo spareggio promozione? «Dovremo essere al top dal punto di vista fisico e quindi in questo mese dovremo essere bravi a curare questo aspetto nel migliore dei modi. Adesso abbiamo la situazione di classifica senza dubbio ideale per lavorare con serenità e assimilare al meglio i principi tattici del mister. Una volta allo spareggio dovranno essere dei veri e propri automatismi e in quel caso sarà dura per tutti batterci».