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Livorno, assaltata la "Cucina elementare”: rubati whisky, birre e Campari

di Stefano Taglione
I danni al cancello di ingresso della "Cucina elementare"
I danni al cancello di ingresso della "Cucina elementare"

I ladri, dal ristorante sugli scali Rosciano, hanno rubato perfino una forma di prosciutto: «Ma l'abbiamo ritrovata in mezzo ai rifiuti». La polizia scientifica ha trovato molte impronte digitali, indagini in corso

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LIVORNO. Hanno rubato birre, whisky e Campari. Pure un prosciutto, poi ritrovato gettato in mezzo ai rifiuti. Ancora un furto nei locali della città, dopo quello andato in scena due giorni fa alla gelateria Caprilli di viale Italia. Stavolta, a farne le spese, è stata la “Cucina elementare” del ristoratore Gennaro Tozzi sugli scali Rosciano, in Venezia, che esattamente un anno fa si era ritrovato a fare i conti con un primo raid e l’ammanco di 500 euro di fondo cassa e due tablet utilizzati per prendere le ordinazioni dei clienti. Il bottino dell’ultimo furto riguarda invece solamente bottiglie di alcolici e alimenti, «visto che soldi dentro non ne tengo più», spiega il ristoratore. Fra le birre portate via le Beck’s.

«Dopo quanto accaduto nell’aprile dell’anno scorso – commenta Tozzi – eravamo corsi ai ripari, posizionando delle catene per ancorare ancora meglio il nostro cancello. Purtroppo, però, non hanno funzionato, visto che i ladri sono entrati lateralmente. Lunedì 28 aprile ho appuntamento con il fabbro per un’ulteriore messa in sicurezza: il mio cancello, infatti, si piega in quattro parti, quelli di altri locali in due, e questo lo rende un po’ meno sicuro, quindi adotteremo ulteriori accorgimenti. Del resto, nel giro di un anno, in zona dopo il primo colpo sono rientrati solo da me, qualcosa vorrà dire, con più protezione probabilmente riusciremo a disincentivare l’azione dei malviventi».

Nella mattinata del 26 aprile, dopo che una passante gli ha mandato la foto del cancello forzato e spalancato, Tozzi si è recato immediatamente al ristorante e ha chiamato il 112. Sul posto, per il sopralluogo, sono intervenuti gli agenti delle volanti della polizia di Stato, che trovandosi di fronte al soqquadro più totale, per ulteriori analisi specialistiche, hanno allertato i colleghi della scientifica di via Fiume. «C’erano parecchie impronte digitali, così mi hanno detto – prosegue Tozzi – quindi spero proprio che stavolta i ladri vengano beccati, dato che tracce ne hanno veramente lasciate parecchie. Non ho idea chi possano essere, il fatto che abbiano però abbandonato il prosciutto nella spazzatura mi induce a pensare che possano essere di religione musulmana. Il fatto che abbiano portato via gli alcolici, in realtà, potrebbe far pensare al contrario, però le bottiglie erano ancora sigillate e a mio parere anziché consumarle, le hanno portate via per venderle, magari ad altri ristoranti. Non si può escludere niente». Secondo il titolare, in ogni caso, «è sicuramente una banda di balordi. Hanno cercato i soldi, non c’erano, si sono accontentati di pochissimi spiccioli e poi hanno rufolato dappertutto, nei frigoriferi e in tutti gli anfratti, rubando tutto ciò che avevano a portata di mano». 

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