Livorno, cade sul marciapiede: risarcita dal Comune – La cifra e la motivazione del giudice
L’importo dimezzato rispetto alle richieste iniziali dell’avvocato della donna
LIVORNO. Nel settembre del 2020, dopo la graduale ripresa dalle più dure restrizioni anti-Covid, è caduta rovinosamente a terra mentre camminava lungo il marciapiede di via Costanza, a Salviano (Livorno), a suo dire «a causa di disconnessioni, insidiosamente occultate dalla copiosa presenza di aghi di pino». Procurandosi, purtroppo, la frattura del polso sinistro ed escoriazioni a una mano. Per questo, una donna di 89 anni, verrà risarcita dal Comune per 12mila euro, che pagherà al suo avvocato anche cinquemila euro di spese di giudizio. Un importo, tuttavia, dimezzato rispetto alle richieste iniziali del suo avvocato.
Le conseguenze
L’anziana, a causa della caduta, ha subìto una prognosi di 235 giorni di malattia, «di cui 30 giorni totale, 155 parziale al 75%, 60 giorni al 50% e 130 al 25%», si legge nella pronuncia. Danni stimati per la sua salute preceduti dal trasporto d’urgenza in ambulanza al pronto soccorso di viale Vittorio Alfieri, avvenuto poco dopo le 10 del 10 settembre del 2020. «Trauma contusivo distorsivo al polso e alla mano sinistra, con escoriazioni sparse, e frattura al polso sinistro», la diagnosi, con le successive dimissioni col gesso. Ferite e traumi che, sulla base di una consulenza medico-legale, sono stati inequivocabilmente ricondotti all’incidente avvenuto per la strada.
La sentenza
«In questo caso – si legge nella sentenza del giudice Giulio Scaramuzzino, che motiva così la condanna nei confronti di palazzo civico – essendo il luogo del sinistro un marciapiede a uso pubblico, nel rispetto della normativa e della giurisprudenza costante, è indiscussa la sussistenza di una relazione di custodia tra il bene pubblico e l’ente gestore, ovvero in questo caso, come da considerazioni precedentemente svolte, il Comune di Livorno. Il dislivello presente lungo il percorso, oltretutto coperto dalla presenza di aghi di pino era oggettivamente presente ed è stato tale da comportare la caduta della signora, all’epoca dei fatti di 84 anni». «Secondo il consolidato indirizzo di questa corte, quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’adozione da parte del danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostante – si legge ancora nella sentenza – tanto più incidente deve considerarsi l’efficienza causale del comportamento imprudente del medesimo dinamismo causale del danno. Nel caso di specie alcuna prova sul punto è stata fornita dal custode sul quale viceversa grava il corrispondente onere».
Le testimonianze
«Sia lo stato dei luoghi che la presenza del dislivello citato (così come il fatto che siano la causa della caduta) sono chiaramente confermati dai testimoni», prosegue il giudice. Uno di loro ha dichiarato: «Ero in motorino e vidi cadere la signora. Mentre lei era sul marciapiede io procedevo e notai che era scivolata sul marciapiede rovinato, non so di che materiale fosse fatto, ma era sgranato e si erano formate delle buche. In più c’erano aghi di pino ed erbacce». «Passavo per strada, anzi ero sul marciapiede, e vidi la signora cascare giù – le parole di un altro teste in aula – perché c’era una mattonella, anzi un sampietrino rialzato e in più c’erano gli aghi dei pini».
Improbabile il ricorso
È probabile che il Comune, in virtù dell’importo da risarcire più basso rispetto alle richieste della vittima, alla fine decida di non proporre ricorso alla corte d’appello, liquidando l’ammontare quantificato dal tribunale. «Siamo ancora nella fase decisoria, dobbiamo valutare», le parole dell’assessora comunale al bilancio e agli affari legali, Viola Ferroni, contattata dal Tirreno. In effetti, l’ottantanovenne, attraverso il suo legale aveva chiesto 23.503,44 euro oltre alle «spese, ai compensi professionali e al rimborso forfettario al 15%», si legge nel provvedimento. Alla fine, il giudice Giulio Scaramuzzino, riconoscendo la responsabilità del sinistro in capo al Comune ha quantificato la somma in 12.207,30, comprensiva di rivalutazione monetaria e con interessi compensativi calcolati sulle somme via via rivalutate ad oggi.