Banda tenta di far saltare il postamat di Vicarello: in fuga dopo altri due furti
In via Galilei sono poi intervenuti i carabinieri: due altri colpi in provincia di Pisa fra Cenaia e Galleno, nel comune di Fucecchio
COLLESALVETTI. Prima Vicarello, poi Cenaia, nel comune di Crespina Lorenzana, e infine Galleno, a Fucecchio. Tre tappe di quella che, secondo i carabinieri delle Compagnie pisani e livornesi, è una banda dedita ai colpi per scardinare e portare via i bancomat da uffici postali e istituti di credito. Un percorso in provincia di Livorno, poi nel vicino comune di Crespina Lorenzana nel Pisano e, infine, nel paese che è parte dei comuni di Castelfranco di Sotto e Fucecchio, diviso fra Pisa e Firenze. Da quel punto, poi, le vie di fuga sono pressoché infinite, anche in considerazione del fatto che l’autostrada è a due passi, così come la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.
Tutto è cominciato a Collesalvetti, per la precisione nella frazione di Vicarello, dove il colpo però è fallito. Anzi, il dispositivo per erogare contanti dell’ufficio postale ieri mattina funzionava regolarmente. Si notava solo un danneggiamento alla bocchetta da cui escono i soldi prelevati che, evidentemente, è stata forzata dai malviventi nel tentativo di racimolare le banconote. Nessuno si è accorto di niente e la banda, composta secondo una prima ricostruzione da quattro persone, ha potuto proseguire il cammino. Poco più di otto chilometri. Circa nove minuti in macchina e alle 2,30 di sabato 22 marzo il forte boato che ha svegliato mezzo vicinato di Cenaia. Di sicuro tutti quelli che abitano nei dintorni del Banco Bpm con la scritta “Cassa di risparmio di Pisa” sull’ingresso della filiale. «In otto minuti hanno portato via il bancomat», dice il sindaco di Crespina Lorenzana, David Bacci.
Il classico lavoro di chi è preparato a dovere per questo genere di blitz in cui può accadere di tutto. Dal vicinato che si affaccia e prova a intervenire a una pattuglia di carabinieri che, casualmente, passa da quelle parti, fino alla miscela per far saltare il dispositivo mal preparata che manda tutto all’aria.
Poi i rapinatori si sono spostati di nuovo. Probabilmente su una Fiat 500 risultata rubata. Hanno di sicuro cercato un luogo dove poter prendere le banconote rubate e poi sono andati avanti verso il terzo obiettivo della nottata. Due ore dopo il colpo a Cenaia e oltre trenta chilometri a nord, eccoli di nuovo in azione al confine tra Pisa e Firenze, al bancomat del Monte dei Paschi di Siena (dove non c’è filiale) sulla facciata di un palazzo che fa parte del territorio di Castelfranco di Sotto, ma che dà su una strada del comune di Fucecchio. E, infatti, in un primo momento sono intervenuti i carabinieri di Empoli con un’auto dell’Arma della stazione fucecchiese. Successivamente, quando sono state più chiare le competenze, è arrivata anche una pattuglia della Compagnia di San Miniato, competente per territorio.
Anche in questa circostanza c’è stato un fortissimo boato. La donna che abita sopra il dispositivo automatico ha potuto solamente raccontare ai militari dell’Arma ciò che ha sentito nel cuore della notte e quello che ha visto una volta che si è affacciata alla finestra. Quattro uomini su un’auto bianca dal tettuccio nero, la Fiat 500 stando a una prima ricostruzione. Bancomat saltato e soldi portati via. Anche se l’ammontare esatto non è stato ancora quantificato dai responsabili dell’istituto di credito. L’unico “forziere” che ha resistito nel corso dei raid è stato quello di Poste italiane di Vicarello, al quale si accede tramite degli scalini, risultato solamente danneggiato sulla bocchetta erogatrice. l
Andreas Quirici
Stefano Taglione
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