Livorno, ruba i soldi e due palmari dall’Ostricaio: «Noi abbandonati sul viale Italia»
La rabbia di Carlo Ceselli, a capo dell'attività con la sua famiglia: «Servono più controlli, io non vedo pattuglie, ristoranti indifesi la notte nonostante i sistemi antifurto»
LIVORNO. Ha spaccato una porta dell’Ostricaio, il noto locale sul viale Italia, rubando poco più di 200 euro dal registratore di cassa e due palmari utilizzati dai dipendenti per le ordinazioni dei clienti. Ancora un furto nei ristoranti della città, in questo caso sul lungomare: ad agire un uomo, vestito di nero stando a quanto si vede dalle telecamere interne all’attività, poco dopo le 4 di mattina di domenica 23 marzo. E per fortuna che la proprietà, lungimirante da questo punto di vista, si è dotata di ogni possibile sistema di difesa: oltre all’impianto di videosorveglianza e al contratto di metronotte con le guardie giurate, infatti, ha pure il sistema “nebbiogeno” che si attiva rendendo “invisibile” la sala agli occhi dei ladri.
«Noi stiamo facendo il massimo, a spese nostre naturalmente – spiega Carlo Ceselli, la cui famiglia è a capo del locale – e senz’altro il “nebbiogeno” ha evitato danni ben più rilevanti, dato che sarebbe potuto andare molto peggio. Noto comunque che il viale Italia, la sera e la notte, è lasciato nell’abbandono più totale: c’è pochissima gente, non passa quasi mai una pattuglia. Siccome le attività, non solo la nostra, sono sempre esposte all’azione dei malviventi sarebbe opportuno, a mio parere, un controllo del territorio più capillare almeno in quelle ore. Può capitare, ad esempio, che a 200 metri di distanza all’altezza dell’ippodromo “Caprilli” ci sia un posto di blocco delle forze dell’ordine, poi però negli stessi istanti rubano nelle baracchine. È chiaro che è un controsenso…».
Per questo, limitatamente la sera e la notte, il ristoratore chiede passaggi più frequenti di polizia e carabinieri, richieste che negli ultimi tempi sono arrivate anche da altre zone, specialmente dopo i vari raid. Un compito difficile, quello di agenti e militari, chiamati a fare letteralmente gli straordinari per riuscire a disincentivare i diffusi colpi predatori. «Noi sul viale abbiamo anche la friggitoria e un mio parente “La Perla dell’Ostricaio” – prosegue Ceselli – e quindi disponiamo di una panoramica più ampia dei problemi specifici. Bisogna dirlo: di notte è completamente abbandonato, proprio nel momento in cui i locali sono più esposti, essendo incustoditi». Nell’ottobre scorso, alla Perla dell’Ostricaio della vicina piazza Modigliani, il parente e collega di Ceselli (l’imprenditore Daniele Del Sette, socio dell’attività) ha fatto i conti con un furto (il secondo in tre mesi) analogo a quello di ieri: sparirono 500 euro di fondo cassa e un iPad mini.
Anche in quell’occasione, Del Sette, rimarcò a suo dire l’assenza di pattugliamenti sul lungomare di notte. Nelle prossime ore, quando verrà sporta denuncia alla polizia, gli agenti oltre al racconto di Ceselli avranno in mano anche le immagini delle telecamere del circuito interno di videosorveglianza. La speranza è che il ladro si sia stato inquadrato in volto. Sul posto, dopo la chiamata al 112, erano intervenuti le volanti della questura. Mentre a indagare saranno i colleghi della Squadra mobile di via Fiume, diretti dal vicequestore Giuseppe Lodeserto.
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