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Livorno e il nuovo polo di cultura: inaugurato ai Granai il Museo mediceo

di Franco Marianelli
Livorno e il nuovo polo di cultura: inaugurato ai Granai il Museo mediceo

In mostra quadri, oggetti, incisioni e documenti: orari per le visite e prezzi

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LIVORNO È un Eugenio Giani in gran spolvero quello che ha inaugurato ieri il museo mediceo ai Granai di Villa Mimbelli. Con il Giani presidente della Regione che ha ceduto il passo al Giani appassionato delle vicende della famiglia regnante della Toscana. In un quarto d’ora di intervento, infatti, ha attraversato tutta la storia della famiglia illustrando l’affetto dei Medici per Livorno. «Non c’è città in Toscana – è stato il suo esordio – più medicea della vostra. E quando si trattò di decidere se ripristinare il porto interrato di Pisa o farne uno nuovo a Livorno, Cosimo de’ Medici non ebbe dubbi nell’optare per la vostra città».

Al via, dunque, dopo il taglio del nastro, l’accesso dei primi livornesi alla mostra di quadri, disegni, incisioni, medaglie, oggetti e documenti cartacei tutti riconducibili alla nota famiglia.

Proprietario della collezione è Nicola Molea che, a chi gli chiedeva perché avesse scelto Livorno per la mostra, ha risposto: «Perché nonostante non sia livornese, in città ho prestato servizio come medico alla Brigata Folgore e successivamente come primario della Medicina Nucleare dell’Ospedale di Livorno. Ed è una città alla quale mi sento affettivamente legato».

Il sindaco Luca Salvetti ha ricordato come «dopo il polo del Museo della Città, quello delle Terme del Corallo, degli Hangar Creativi, dopo il museo di Villa Mimbelli, oggi si sviluppa un quinto polo di cultura ai Granai con la mostra medicea. Questa è la dimostrazione di come questa amministrazione sia sensibile alla storia di Livorno e della Toscana e che faccia di tutto per diffondere i valori legati alla nostra regione».

Non meno soddisfatta l’assessora alla Cultura Angela Rafanelli che ha dipinto la nostra città come «la città del futuro e, in quanto tale, aperta a tutte le forme di cultura oggi così come si aprì con le Leggi Livornine a tutte le culture che hanno dato vita a Livorno».

Pier Luigi Carofano, curatore e presidente del comitato scientifico della mostra, ha voluto poi ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per l’organizzazione dell’evento. Grande curiosità ha destato infine la presenza di quello che potremmo definire l’ultimo discendente della nobile famiglia fiorentina o probabilmente di un ramo di essa in quanto lo stesso Giani aveva prima ricordato come i Medici “doc” si fossero poi estinti con l’ultima di essi, Giuseppina, che in punto di morte donò tutti i beni della famiglia al popolo toscano.

Ma l’interessato Ottaviano de Medici (napoletano) non la pensa esattamente come il presidente della Regione Toscana in quanto, dopo i doverosi saluti e ringraziamenti a tutti gli intervenuti per la mostra sulla famiglia, ha espresso perplessità sulla legalità della venuta meno del diritto della famiglia al regno sulla Toscana citando non meglio specificati documenti storici. In tutti i casi il taglio del nastro è stato bipartisan effettuato assieme dallo stesso Ottaviano e dal “repubblicano” Giani. Apertura del museo: venerdì, sabato e domenica: 10-13; 16-19.


 

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