Livorno, autogestione anche al liceo Niccolini Palli
E dopo il liceo Enriques anche in via Rossi gli studenti protestano e manifestano: fino sabato 22 marzo assemblea perpetua
LIVORNO. «Gli studenti si riprendono i propri spazi contro lo smantellamento dell’istruzione». Inizia oggi martedì 18 marzo l’autogestione al liceo Niccolini Palli. Anche in questa scuola, sono diversi i motivi per cui gli studenti hanno deciso di protestare. Fino a sabato 22 marzo, i liceali potranno fare autogestione durante l’orario scolastico, e hanno organizzato anche un’assemblea perpetua nelle ore pomeridiane.
I motivi della protesta
Durante queste cinque giornate verranno svolte delle attività ricreative e formative, anche con la partecipazione e la collaborazione dell’istituto. Diversi i motivi della contestazione. In primo luogo, si vuole ridar vita agli spazi inutilizzati, come il laboratorio di chimica/fisica, «dove non vengono svolti progetti, facendo perdere la potenzialità e l’utilità dello spazio», si legge in una nota dei liceali. E sempre a proposito di spazi si vogliono far tornare attivi anche la chiostra e i giardini della sede centrale di via Maggi. Poi, i problemi che da anni affliggono le scuole cittadine: «Bagni malfunzionanti e inagibili ma comunque aperti agli studenti, aule prive di riscaldamento, la mancata sicurezza degli spazi inagibili per le attività che invece la scuola propone».
Tagli all'assistenza specialistica
Gli organizzatori si esprimono anche contro la riforma Valditara. «Avrà un impatto significativo sul nostro sistema scolastico già inefficiente, mirando a razionalizzare le risorse e a implementare un modello educativo in linea con le esigenze del governo attuale – si legge nella nota -. I fondi destinati agli educatori, che quest’anno sono stati dimezzati del 50 percento, portano alla diminuzione delle ore di supporto educativo per gli studenti più fragili, compromettendo il diritto allo studio di tutti gli studenti»l
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