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Alla spiaggia del Sale di Livorno i cinque sensi come opere scolpite sulle rocce

di Franco Marianelli
Alla spiaggia del Sale di Livorno i cinque sensi come opere scolpite sulle rocce

Al lavoro ad Antignano l’artista itinerante Massimiliano Roncatti

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LIVORNO. Quando a raccontare i cinque sensi sono le rocce della spiaggia del Sale.

Occhi e vista. Orecchie e udito, bocca e gusto, naso e olfatto, pelle e tatto: si trovano alla foce del rio Stringaio, proprio là nella patria dei surfer labronici.

I cinque sensi in questione sono, però, le opere dello scultore Massimiliano Roncatti, artista nomade, che ha parcheggiato camper e famiglia tra i bagni Roma e la stessa spiaggia al fine di scolpire sulle grandi pietre (che il Comune ha depositato ai fianchi del Botro per far sì che lo stesso non esondasse) un occhio per rappresentare la vista, un dito per il tatto e così via.

«Il mio stile – racconta l’artista – è quello riferito alla scuola “humance” ovvero la collocazione del profilo umano all’interno della natura».

Ma come è venuta l’idea di scolpire sulle pietre della nostra spiaggia? E lui risponde subito: «Per caso. Giravo l’Italia con la mia famiglia e scendendo al mare ad Antignano ho visto queste belle pietre in calcare di Venturina” (il termine preciso ndr) e da qui l’idea di rappresentare appunto i cinque sensi». Assieme a Roncatti anche Lucia Bodocco dell’associazione Amici di Antignano.

«Gli artisti come Massimiliano – dice -non possono che abbellire con il loro estro le realtà da valorizzare come il nostro quartiere. Non possiamo che ringraziarlo per il lavoro che sta svolgendo».

Roncatti si è laureato in Scultura all’Accademia delle Belle Arti di Carrara nel 2014 per poi intraprendere i suoi viaggi in giro per l’Italia. Già nel 2008 da studente risultò vincitore della borsa di studio “Franco Zeffirelli” indetta dalla Nationl Academy (Art Student League) di New York. Il prossimo 21 e 22 marzo lo scultore sarà ospite a Cremona dello spazio gestito all’interno della Fiera dal Dav ( dipartimento arti visive) di Soresina e a seguire il 27 aprile, sino alla fine di maggio, Roncatti esibirà la propria mostra “Tutti i nodi vengono al pettine” alla sede stessa del Dav di Soresina. «La mostra - continua - è curata da Francesco Mutti, che considero il mio maestro, in collaborazione con di Mangano Art di Cremona».

L’artista nomade ha un suo sito dove racconta la sua creatività itinerante www.massimilianoroncatti.com. Finiti i Cinque Sensi di Antignano non ha ancora in mente la prossima destinazione. «E chi lo sa ? E poi, in merito al concetto di “finire un ‘opera” potrei citare Michelangelo Buonarroti che nel suo tardo periodo cominciò a non finire i suoi lavori giustificando la cosa con la convinzione per la quale la figura era già dentro il blocco di marmo e allo scultore spettava solo compiere la liberazione. Potrei anch’io “non finire” i cinque sensi”» sorride e chiude in maniera enigmatica l’artista.l




 

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