Livorno, ottica chiude dopo 135 anni e dona ai poveri 1.200 paia d’occhiali
Fabio Bolaffi: «È stato bello, ma non ho trovato nessuno disposto a proseguire l’attività». Il gesto di solidarietà a sostegno del progetto trentennale del Lions Club
LIVORNO. Si abbassa la saracinesca su quasi cinquantamila giorni di storia. Un libro scritto a più mani, da generazioni di Bolaffi, che si sono tramandati il negozio come si fa con un prezioso bene di famiglia, insieme dalla passione per il lavoro e dalla voglia di condividere le giornate a contatto con i livornesi.
Una lunga storia, quella dell’Ottica, che sta per chiudersi. Ma Fabio, ultimo protagonista della “dinastia”, ha deciso di arricchire l’ultimo capitolo con una buona dose di solidarietà. E l’ha dato donando 1. 200 paia di occhiali nuovi al Lions Club Livorno Host, impegnato in un progetto di redistribuzione di lenti e montature nei Paesi più poveri.
Il percorso
L’Ottica Bolaffi debutta nel 1890 quando Alfredo, bisnonno dell’attuale gestore Fabio, aprì un negozio nell’allora via Vittorio Emanuele dove c’è adesso il tabaccaio in via Grande, accanto al megastore Mango. Dopo la guerra fu il nonno Giulio a proseguire l’attività in Corso Amedeo 79 (mentre suo fratello Vittorio ebbe per un certo periodo un negozio a Roma); nel 1960 il trasloco in via Grande 227, voluto da Alfredo jr, padre di Fabio. Sedici anni dopo, lo spostamento al civico 231, con il debutto dell’attuale proprietario, che prende il timone nel 2006, subentrando ai genitori in pensione e successivamente si avvale anche del supporto della figlia, fino al 2021, quando Valentina decide di seguire un altro percorso lavorativo.
La decisione
«Da tempo sono rimasto da solo e alle soglie dei settant’anni non me la sentivo più di andare avanti». Dopo quasi mezzo secolo vissuto in negozio, Fabio ha quindi deciso di passare la mano: «Ho cercato qualcuno che portasse avanti l’attività, ma i tentativi non si sono concretizzati. I motivi? Difficile trovare persone pronte a esporsi, prevalgono sfiducia, incertezze e timori».
Ma per Fabio è comunque arrivato il momento di godersi la pensione: «Mi dispiace che la storia dell’Ottica finisca qui, ma non ci sono più le condizioni: non posso continuare a stare qui tutti i giorni da solo».
Nel prossimo mese di aprile Bolaffi abbasserà la saracinesca per l’ultima volta: «Ho già iniziato a dirlo alla clientela. Tutti mi stanno ringraziando per il servizio offerto in tutti questi anni. E questa è una bella soddisfazione».
Il gesto
Prima di congedarsi, Fabio ha deciso di dare una mano ai più bisognosi. E l’ha fatto attraverso il Lions Club Livorno Host, che ha ritirato – con il cuore pieno di riconoscenza – 1.200 paia di occhiali destinati a un progetto lodevole. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità – spiega il presidente Massimo Carraresi – ha stimato che la vista di circa un quarto della popolazione della Terra può essere migliorata attraverso l’uso di lenti correttive. Sfortunatamente in alcuni Paesi il costo di una visita supera il salario di un mese ed un solo dottore deve servire centinaia di migliaia di persone, con la conseguenza di costringere gli adulti alla disoccupazione ed i minori all’estromissione dalle classi scolastiche. Ecco perché, al motto “A te non servono più, ma possono aiutare qualcuno a riacquistare la vista”, che già da settant’anni erano impegnati in questo tipo di attività, nel 1994 i Lions hanno ufficializzato la loro attività di raccolta e riciclaggio di occhiali usati: ormai son ben 19 i centri nel mondo che nel corso del 2024 hanno radunato circa 6 milioni di paia di occhiali da vista ridistribuendone nei paesi in via di sviluppo oltre 2, 8 milioni, dopo averli puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione».