Glaucoma, il killer silente della vista: «Oltre 200 nuovi casi in un anno». I sintomi e la prevenzione
Il primario di Oculistica: «La patologia è la seconda causa di cecità dopo il diabete». La malattia colpisce il nervo ottico: le buone pratiche per prevenirne la comparsa
LIVORNO. «Il glaucoma è la seconda causa di cecità nei Paesi industrializzati dopo il diabete e, per questo, la diagnosi precoce è fondamentale». Il dottor Vito Giudice, direttore facente funzione dell’Unità operativa complessa di Oculistica degli ospedali di Livorno, Cecina, Piombino ed Elba, spiega che sono stati oltre 200 i nuovi casi di glaucoma nell’ultimo anno. «E sono in aumento», sottolinea il medico, ricordando che dal 9 al 15 marzo ricorre la settimana mondiale del glaucoma, una malattia evolutiva che colpisce soltanto in Italia oltre un milione di persone.
Dottore, quali sono i sintomi del glaucoma?
«Quando la malattia insorge, di solito non provoca sintomi particolari e progredisce a lungo senza che il paziente noti alcun disturbo. Così il glaucoma è definito un “killer silenzioso della vista”. I sintomi di un danno al nervo ottico, come la difficoltà a vedere dalle porti, possono comparire quando il danno è già in una fase avanzata. Nel glaucoma acuto, invece, i sintomi sono evidenti: dolore oculare, occhi arrossati, fotofobia, aloni colorati intorno alla luce, vista offuscata e pressione intraoculare elevata».
Cosa consiglia?
«È importante fare controlli preventivi della vista con cadenza regolare, soprattutto dopo i 40 anni. Di solito, la visione centrale viene colpita per ultima e per questo un paziente, pur avendo importanti limiti nello svolgere attività di tutti i giorni, può mantenere un’acutezza visiva alta fino a questa fase finale della malattia. Nel glaucoma acuto, invece, i sintomi sono evidenti».
Quali sono le cause?
«La formazione del glaucoma è causata dall’aumento di pressione all’interno dell’occhio, che provoca un danno progressivo al nervo ottico. Questa pressione oculare aumenta quando il regolare processo di deflusso dell’umore acqueo dall’interno all’esterno dell’occhio viene rallentato. Tra le altre cause principali troviamo esiti di interventi di chirurgia oculare o traumi oppure la prolungata assunzione di farmaci cortisonici topici. In alcuni casi più rari, infine, il danno è imputabile a una riduzione dell’apporto di sangue al nervo ottico».
Perché è importante la diagnosi precoce?
«È importante sottolineare che i danni causati da questa malattia sono irreversibili e per questo è fondamentale diagnosticarlo in tempo. Si può tenere sotto controllo, ma non si può guarire».
Quali buone pratiche consiglia nel solco della prevenzione?
«Si può prevenire il glaucoma ponendo particolare attenzione alla cura della salute degli occhi e tenendo sotto controllo l’alta pressione oculare. Consiglio quindi visite annuali dall’oculista a partire dai 40 anni; mantenere una dieta alimentare sana; praticare una regolare attività fisica; limitare la caffeina; bere più di un litro di acqua nell’arco dell’intera giornata e proteggere gli occhi da lesioni».
Quali sono i soggetti a rischio?
«Esistono diversi fattori: età avanzata superiore ai 50 anni; predisposizione familiare (aumenta il rischio da quattro a nove volte); miopia; ipermetropia elevata; diabete, malattie cardiache e ipertensione; soggetti che praticano attività sportive a rischio di traumi)».
Come si diagnostica il glaucoma?
«La diagnosi del glaucoma prevede una serie di esami strumentali e indolori. Tra questi troviamo l’esame del campo visivo che verifica la presenza di aree di visione mancanti. E ancora: tomografia a coerenza ottica o la misurazione della pressione intraoculare».
Come possono fare i cittadini per trovare delle risposte?
«Tutti gli accertamenti vengono eseguiti nel reparto di Oculistica di Livorno, ma anche nelle proiezioni zonali di Cecina, Piombino e Portoferraio dove prestano servizio a rotazione tutti i medici oculisti appartenenti all’unità da me diretta».
Quali sono i trattamenti per il glaucoma?
«I trattamenti del glaucoma si basano sulla riduzione della quantità di umore acqueo all’interno dell’occhio, abbassando quindi la pressione oculare. Per questo motivo, la maggior parte dei trattamenti ha come obiettivo quello di stabilizzare la pressione. Come detto, il danno causato dal glaucoma è irreversibile e quinti tutti i trattamenti puntano a rallentarne la degenerazione, frenando il progressivo deterioramento del nervo ottico e la scomparsa periferica del campo visivo».
In che modo?
«Si possono utilizzare farmaci in collirio, ma anche chirurgia laser e chirurgia tradizionale».
Quindi come si cura?
«Il trattamento consigliato dipenderà principalmente dal tipo di glaucoma e dall’evoluzione delle sue caratteristiche. La terapia iniziale è di solito farmacologica piuttosto che chirurgica: lo specialista prescrive uno o più colliri che riducono la pressione intraoculare».
E nel caso in cui questa terapia non sia sufficiente a ridurre la progressione del danno?
«Il glaucoma può essere curabile grazie a trattamenti laser e all’intervento chirurgico. La maggior parte di questi interventi ha come obiettivo quello di migliorare il drenaggio di umore acqueo (trabeculoplastica con laser Argon o trabeculectomia)». C’è, poi, una nuova generazione di interventi chirurgici chiamati Migs (Minimally invasive Glaucoma Surgery), che negli ultimi anni, ha ridotto le complicanze chirurgiche dell’intervento con migliori profili di sicurezza».
Chi li esegue?
«Questi interventi di chirurgia mini invasiva sono regolarmente effettuati dall’equipe chirurgica di Livorno, con i dottori Luca Cestari e Teresa Mautone, e ci stiamo organizzando a breve per portare questa tipologia di interventi chirurgici nelle Valli Etrusche per offrire ai cittadini del luogo avanzate opportunità terapeutiche, evitando spostamenti. Ringrazio la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani, e tutto lo staff, in quanto questi importanti traguardi “con risposte al passo con le più moderne tecniche di diagnosi e trattamento” sono raggiunti oltre con la professionalità dei medici oculisti, anche grazie alla fiducia riposta dalla direzione aziendale per la Uoc di Oculistica ad investire con risorse umane ed economiche».
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