Il Tirreno

Livorno

Il progetto

Porto di Livorno, ok al progetto per la Torre servizi: «Obiettivo costruirla in tre anni»

di Stefano Taglione
Il luogo dove è prevista la torre servizi
Il luogo dove è prevista la torre servizi

Già prevista nel Piano regolatore portuale, è stata ufficializzata nell’accordo dei giorni scorsi con Porto 2000. Ospiterà sicuramente piloti, ormeggiatori, battellieri e rimorchiatori, forse l’Avvisatore marittimo

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. La nuova Torre servizi si farà. «Entro tre anni», è l’auspicio del presidente dell’Autorità di sistema portuale, Luciano Guerrieri. Con l’intesa fra Palazzo Rosciano e Porto 2000, partecipata a maggioranza da Livorno Terminals e che nel 2018 si è aggiudicata i servizi di accoglienza ai passeggeri e le aree dedicate ai crocieristi, si aggiunge un altro tassello all’infrastruttura di controllo dello scalo prevista sulla testata dell’Alto fondale, dove attraccano anche le “love boat”. L’accordo fra l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale e la società controllata da Moby e Msc è stato stipulato nei giorni scorsi e mette la parola fine su anni di contenziosi in merito alla delicata concessione di ormai sette anni fa. Spianando la strada a tutta una serie di progetti vitali per il nostro approdo.

Chi ospiterà

La Torre servizi, caldeggiata da anni dai piloti, oltre a ospitare la corporazione sarà la “casa” di ormeggiatori, personale addetto ai rimorchiatori e battellieri. Sarà alta probabilmente una cinquantina di metri e dalla sua sommità consentirà una visuale panoramica completa delle banchine e delle navi in arrivo. Una posizione privilegiata, ideale ad esempio per l’Avvisatore marittimo, la stazione di avvistamento navi e deputata anche alle comunicazione che potrebbe trovare sempre lì la sua futura location. Attualmente si trova al molo Mediceo, nell’area del Forte del Bocca, e nel dicembre del 2023 l’azienda (è privata) ha ricevuto una proroga biennale, fino a fine anno, dato che lì partirà un intervento di riqualificazione architettonico che, secondo l’Authority, è incompatibile con il suo posizionamento. Per questo, nelle intenzioni di Palazzo Rosciano, in futuro la torre dell’Avvisatore dovrà essere abbattuta e i tecnici traslocare. Dove? Al momento non vi sono certezze, ma la futura Torre servizi potrebbe essere forse l’unica soluzione: l’Avvisatore stesso, sempre nel dicembre del 2023, aveva chiesto in futuro di trasferirsi all’Alto fondale, visto che è solo dall’alto che può lavorare.

La darsena

Parallelamente, nell’intesa fra Authority e Porto 2000, si è parlato anche della darsena dove ormeggerebbero battellieri, piloti e ormeggiatori. Sarebbe immediatamente al di sotto della futura Torre servizi, in modo tale che dagli uffici il personale potrà scendere velocemente per partire. La torre, in particolare, sarà dotata di scale, ascensori, piani intermedi con locali di servizio e, in cima, un grande open space. È ipotizzabile che l’Avvisatore marittimo abbia sede, eventualmente, all’ultimo piano, così da disporre della miglior visuale possibile. Ma al momento, visto che ufficialità non ve ne sono, mancano anche le certezze. Anche perché non c’è ancora un progetto esecutivo sull’infrastruttura, che nella migliore delle ipotesi arriverà a compimento entro tre anni (servono 12 mesi solo per la Valutazione di impatto ambientale). Dato che si tratta di un’opera pubblica l’investimento sarà dell’Autorità di sistema.

Cosa dicono gli atti

Della Torre servizi si parla da tempo. Ad esempio nella relazione generale sull’adeguamento tecnico-funzionale del porto. «Tale infrastruttura è considerata fondamentale in ragione del futuro assetto portuale, inserendosi in posizione baricentrica rispetto alle previsioni pianificatorie del piano regolare portuale ai flussi di entrata e di uscita e alle manovre. Questa infrastruttura – si legge ancora – garantirebbe sia spazi di ormeggio per i mezzi nautici a servizio delle attività portuali, sia la disponibilità di un edificio (torre) con uffici e sala di controllo in grado di consentire una visuale aperta sul porto e in mare per la sicurezza della navigazione e la tempestività di intervento. Si troverà ad una distanza minima di 20 metri dal filo delle banchine del molo, così da scongiurare il rischio di urto da parte delle navi che frequentano le banchine del terminal. Occorre evidenziare che la presenza dell’opera di difesa della Darsena di servizio costituisce un’ulteriore protezione per la Torre piloti nei confronti di un ipotetico urto di una nave che per errata manovra o per un malfunzionamento dei mezzi di propulsione si dovesse dirigere verso la banchina di testata del molo». Il costo stimato delle opere per la realizzazione darsena dei mezzi di servizio è pari a 4.760.000 euro, mentre per la realizzazione della torre piloti è pari a circa 15 milioni. La durata complessiva per la realizzazione delle opere è rispettivamente pari a 18 mesi e a 13 mesi», scrive l’Autorità di sistema in un documento pubblicato sul proprio portale.

Parla il presidente

«Sull’Alto fondale è prevista una resecazione – spiega il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri – e, nel piano regolatore portuale, anche la torre per i servizi tecnico-nautici. La novità è che la prevediamo nell’accordo con Porto 2000, perché prima non era inclusa, e anche se tempistiche al momento non ce ne sono, spero che possa essere realizzata in un triennio». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

In evidenza
Economia

Dazi di Trump, è la Toscana la seconda regione d’Italia più esposta nell’agroalimentare: i nostri prodotti più a rischio

Sani e Belli