Il Tirreno

Livorno

Porto e futuro

Livorno, sempre più rotabili in Tdt: si riuniscono gli operatori

di Giulio Corsi
I piazzali della Darsena Toscana
I piazzali della Darsena Toscana

Guerrieri presiederà l’organismo di partenariato

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Domani, 10 febbraio, a palazzo Rosciano torna a riunirsi l’organismo di partenariato dell’Autorità portuale, il tavolo che tiene insieme il cluster marittimo livornese. Sarà un incontro importante. Gli operatori si aspettano innanzitutto la presentazione da parte del presidente Luciano Guerrieri del tanto atteso piano di impresa di Grimaldi per il Terminal Darsena Toscana a un anno (e qualche giorno) dall’acquisizione, avvenuta il 17 gennaio 2024.

Piano che a quanto risulta sarebbe stato fatto integrare rispetto alla versione originale. Il nodo del contendere è il solito: il futuro prossimo di Tdt e il timore che possa trasformarsi – molto prima che Darsena Europa nasca e diventi operativa – in qualcosa di diverso da ciò che prevede il piano regolatore del porto, vale a dire base per il carico e scarico di container. Questione che va avanti da mesi, praticamente dall’arrivo di Grimaldi, e a cui negli ultimi giorni si sarebbe aggiunto un nuovo tassello che preoccupa il mondo portuale labronico: la creazione in corso di un ulteriore modulo per il ricevimento di camion e auto nuove, di fatto un’area di banchina che sarebbe in fase di liberazione e preparazione per destinarla ai rotabili.

D’altra parte – racconta con dovizia di dettagli radio-terminal – anche l’altro ieri una nave di Uecc, compagnia norvegese specializzata in ro-ro, ha scaricato in Darsena Toscana e sono sempre di più gli accosti delle navi-garage, tanto che i contenitori finiscono in seconda fila. Il timore è che una tessera per volta, il puzzle dei container si smonti, complici le difficoltà di Cilp e Sintermar di accogliere ulteriori rotabili. Tutto ciò fa seguito alla notizia delle scorse settimane della decisione da parte di Ocean Alliace – l’alleanza che racchiude alcuni tra i grandi armatori dei container del mondo come Oocl, Cosco, Cma-Cgm ed Evergreen – di sostituire Livorno con Spezia sulla linea che connette il Mediterraneo Occidentale con la costa orientale degli Usa.

Il piano industriale di Grimaldi su Tdt sarà la cartina di tornasole rispetto ai reali progetti dell’armatore in Darsena Toscana sponda ovest, dopo che il cluster livornese rimase deluso dalla dichiarazioni sugli investimenti (1,2 milioni nel 2024 e 2 milioni per il ’25) annunciati durante il tavolo prefettizio di dicembre e ritenuti insufficienti per il principale terminal merci livornese. Gli operatori auspicano che nell’incontro di domani arrivino dal presidente anche informazioni riguardanti l’interessamento di Msc, Neri e Lorenzini per la Darsena Europa.

La compagine - che a fine gennaio era stata ricevuta da Luciano Guerrieri, nelle vesti di commissario del maxi terminal – è in attesa della documentazione da parte dell’Authority sulla base della quale poi deciderà come muoversi per cercare di ottenere la concessione. I tempi – se si vorranno confermare le intenzioni di palazzo Rosciano – sono stretti: per inaugurare i primi piazzali entro due anni come annunciato da Guerrieri, si dovrebbe arrivare all’individuazione del partner privato entro il 2025.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In evidenza

La tragedia

Incidente alla Funivia del Faito, precipita la cabina a monte: quattro morti e un ferito grave. Aperta un’inchiesta

Sani e Belli