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Il lutto

Livorno, lutto in politica: è morto a 55 anni l’ex capogruppo del M5s Francesco Bastone

di Stefano Taglione

	Francesco Bastone, morto a 55 anni
Francesco Bastone, morto a 55 anni

Per cinque anni, durante il governo Nogarin, è stato consigliere. Il ricordo del collega Marco Galigani: «Un piacere parlare con lui, era competente ed estremamente disponibile». Lavorava come ingegnere ed è scomparso a causa di una malattia

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LIVORNO. Lutto nella politica livornese: è scomparso a 55 anni a causa di una malattia l’ex consigliere e capogruppo del Movimento 5 stelle Francesco Bastone. Ingegnere con uno studio associato in viale Nazario Sauro, dove viveva, aveva interessi professionali anche in provincia di Roma, dove nell’ultimo periodo viaggiava spesso. Nell’era Nogarin, nei cinque anni di governo pentastellato della città, è stato il primo capogruppo in consiglio comunale, «apprezzato anche dall’allora opposizione», così lo ricorda il collega di partito, anch’egli consigliere comunali e vigile del fuoco in pensione Marco Galigani.

Il ricordo

«Ho un bel ricordo di lui – le parole dell’ex caporeparto di via Campania – perché avevamo un bel rapporto, l’ho visto in città sette-otto mesi per l’ultima volta, era un piacere parlare con lui. Una persona molto disponibile, competente e dialogante, come capogruppo è stato veramente molto bravo in Comune». Scosso dalla notizia anche l’ex sindaco Nogarin, con il quale ha condiviso oltre che la professione (anche lui è ingegnere) anche i cinque anni in municipio: l’attuale dirigente di Ferrovie dello Stato, enormemente toccato dalla scomparsa di Bastone, preferisce non dire niente, rispettando il dolore della famiglia del cinquantacinquenne.

Chi era Francesco

Bastone, diplomato a Livorno all’istituto tecnico industriale Galilei, si era laureato all’Università di Pisa in ingegneria meccanica con una tesi dal titolo “Progettazione di un veicolo innovativo a tre ruote (attuale MP3 Piaggio)”, che aveva redatto proprio nella sede del colosso toscano, a Pontedera. Dopodiché ha lavorato in uno studio associato con il collega Giovanni Calvo, in viale Nazario Sauro. «La passione per il mondo delle auto sportive – si legge nella presentazione della loro attività – fa nascere negli ingegneri il desiderio di approfondire lo studio in questo settore portandoli ad analizzare principalmente gli aspetti legati alla dinamica del veicolo con particolare riguardo alle problematiche del contatto tra pneumatico e strada». Fra i suoi progetti professionali quello di un «generatore elettrico   con l’utilizzo dell’energia solare (“zero” emissione inquinante)» e lo «studio dell’applicazione anche per autoveicoli e perpropulsioni marine con l’utilizzo di gas come fonte energetica (bassa emissione inquinante)».

L’addio

Il funerale è già stato fissato: si terrà alle 15,30 di mercoledì 22 gennaio nella chiesa di San Jacopo in Acquaviva, sul lungomare. Qui, i tanti amici e conoscenti, potranno rendergli l’ultimo saluto.

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