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Livorno, la Zona logistica semplificata è realtà: «Faciliterà l’insediamento industriale»

di Martina Trivigno
Livorno, la Zona logistica semplificata è realtà: «Faciliterà l’insediamento industriale»

Tra gli obiettivi la sburocratizzazione e la semplificazione di accesso al credito per le imprese

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LIVORNO. È ufficiale: la Zona logistica semplificata Toscana è realtà. Lo stabilisce il decreto del presidente del Consiglio che istituisce una Zls di tipo “policentrico”. Che, in sostanza, punta a coinvolgere e integrare – a partire dalle quattro aree portuali della costa (Livorno, Piombino, Marina di Carrara, Portoferraio) – le altre principali infrastrutture logistiche regionali quali l’interporto toscano Amerigo Vespucci di Guasticce e l’aeroporto di Pisa come nodi di prossimità, nonché l’interporto Toscana centrale di Prato come nodo di collegamento modale.

L’iter

La prima proposta tecnica di istituzione della Zls è stata inviata a luglio 2020 dalla Regione. Pochi mesi dopo – era il novembre 2020 – è arrivata la risposta dal governo che conteneva alcune osservazioni recepite e inserite nella seconda versione, inviata a febbraio 2021. Si è arrivati così a giugno dello stesso anno, con un’altra richiesta di ulteriori modifiche e con l’invio, a fine novembre 2021, della terza versione. Quindi, dopo aver apportato ulteriori modifiche previste a livello europeo, l’invio della quarta proposta, a giugno 2022. Trascorsi quasi due anni si è arrivati alla quinta proposta che ha recepito alcune modifiche marginali richieste dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Ora il decreto che finalmente istituisce in Toscana la Zona logistica semplificata. «È un decreto atteso da molto tempo – commenta Matteo Paroli, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale – . Il percorso è stato articolato, ma da febbraio dello scorso anno l’accelerazione è stata importante. Per questo mi sento in dovere di ringraziare le istituzioni che hanno consentito il raggiungimento di questo risultato. A livello locale, quindi, grazie al consigliere regionale Francesco Gazzetti che, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Stefano Baccelli, ha stimolato sempre il governo centrale affinché non perdesse tempo. E grazie anche ai parlamentari territoriali che hanno fatto un grande lavoro di pressing: Manfredi Potenti, Andrea Barabotti, Francesco Torselli e, negli ultimi tempi, Chiara Tenerini».

«Con la firma del decreto assicuriamo per le imprese della Toscana nuove opportunità di sviluppo per sostenere investimenti strategici – aggiunge il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri – . Avremmo potuto averla prima, ciò nondimeno si tratta di un risultato di enorme importanza che ci piace poter credere di aver raggiunto grazie al contributo fattivo dell’Adsp e al coinvolgimento di tutta la comunità portuale».

Cosa succede adesso

Ora che la Zls è stata ufficialmente istituita, il prossimo passo consiste nel mettere in piedi gli strumenti di governance della Zls, considerata uno strumento decisivo per gli aspetti logistici di tutto il territorio regionale, ma in particolare per la zona costiera, con le aree di crisi industriale complessa di Livorno e Piombino e l’area di crisi industriale della provincia di Massa Carrara. «La norma ascrive la Zls alla competenza di coordinamento generale della Regione Toscana – sottolinea Paroli – . L’ente, quindi, dovrà istituire il comitato di indirizzo presieduto dal governatore o da un suo delegato e di cui faranno parte anche le Autorità di sistema portuale competenti sul territorio. L’organo di governance dovrà poi individuare, insieme a operatori, imprenditori e grandi imprese, gli strumenti di maggior vantaggio per facilitare l’insediamento industriale e imprenditoriale sui territori coinvolti dalla Zona logistica semplificata».

I benefici

Secondo quanto spiegato dal segretario generale dell’Authority, la norma si limita a dare la cornice di massima. In pratica: facilitazione amministrativa, sburocratizzazione, accesso al credito e credito d’imposta. «Si punterà moltissimo sulla semplificazione degli iter amministrativi per gli insediamenti industriali e imprenditoriali – evidenzia Paroli – . Occorrerà quindi che ci sia una forte attenzione sulle agevolazioni amministrative e burocratiche. È questo che gli imprenditori chiedono: certezza e rapidità nei tempi e su questo la Zls può, sottoscrivendo convenzioni tra i vari enti pubblici del territorio, andare a individuare percorsi speditivi per facilitare l’avvio dell’attività industriale. Come Autorità portuale abbiamo già istituito una direzione specifica per avviare un’interlocuzione unica con un unico sportello amministrativo che vada a ricevere le istanze delle imprese.

«Adesso però bisogna correre – conclude il segretario generale – . La durata della Zls è di sette anni, rinnovabile di ulteriori sette: non è un beneficio infinito. Prima partiamo e per più tempo potremo stimolare gli insediamenti industriali nelle nostre zone».

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