Il Tirreno

Livorno

La mega-rissa

In 20 si pestano fuori dal club latino, la lite a bottigliate per una ragazza: cosa è successo

di Stefano Taglione
Soccorritori della Svs impegnati in un intervento con la polizia (foto d'archivio)
Soccorritori della Svs impegnati in un intervento con la polizia (foto d'archivio)

Quattro persone sono finite all’ospedale, in cinque denunciate dalla polizia. Tutto è accaduto fuori da un circolo privato di via Gherardi del Testa, nella zona del mercato

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LIVORNO. Prima si sono picchiati all’interno del club latino. Poi, per strada, si sono presi a bottigliate. Una mega-rissa fra una ventina di persone ha svegliato poco dopo le 4 di notte di sabato 7 dicembre gli abitanti di via Gherardi del Testa, nella zona del Mercato centrale, dove quattro giovani sono stati portati in ospedale con ferite lacero-contuse alla testa ed escoriazioni in faccia dalle ambulanze della Svs di via San Giovanni e della Misericordia di via Verdi, quest’ultima con a bordo il medico del 118, e in cinque sono stati denunciati dalla polizia.

Cosa sappiamo

Stando alle prime indagini degli agenti delle volanti, supportati nell’intervento da una pattuglia dei carabinieri, la lite sarebbe avvenuto prima in un circolo privato, il “Surf Latin Club” di via Gherardi del Testa, poi sarebbe degenerata fuori. La causa? Contendersi una ragazza, almeno stando a una prima ricostruzione. La giovane, per altro, era nel circolo privato insieme alla madre e alle sorelle ed è per fortuna rimasta illesa. Al pronto soccorso sono stati trasportati quattro peruviani di 26 (due) e 23 anni (gli altri). Uno dei ventitreenni, fra l’altro, ha chiamato il 112 autonomamente alle 6,30 dopo essere rientrato a casa in via Ricasoli, dove abita, quindi a differenza degli altri tre non è stato soccorso sul posto. Per tre dei feriti la prognosi è stata di sette giorni, per il quarto sarebbe invece inferiore. A contribuire alla zuffa, con ogni probabilità, l’alto tasso alcolico dei contendenti. Per le indagini proseguiranno i colleghi della Squadra mobile, alla ricerca dei filmati delle eventuali telecamere presenti in zona.

Protestano i residenti

A chiamare il 112 sono stati una decina di residenti, spaventati ed esasperati per quanto stava accadendo. Alcuni di loro hanno parlato pure di una persona armata di casco e un’altra con un machete. «La situazione – spiega una di loro al Tirreno – è inaccettabile e indegna di una città civile. Possibile che non si possano mettere due telecamere e non si riesca ad attenzionare davvero una zona che, alla fine, si riduce a pochi metri quadrati? Il sindaco Luca Salvetti faccia qualcosa», conclude.

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