Il sogno di Elaide diventa realtà: a 14 anni organizza a Livorno il primo festival di letteratura per ragazzi
La liceale del Cecioni inventa e realizza la prima edizione di "Démadé Liberi di Libri": "Tutto nasce dalla mia passione per la lettura. Una opportunità per la città e spero per i giovani. Ringrazio tutti del supporto e gli scrittori che verranno gratis. Cerco sponsor".
LIVORNO. Timida e intraprendente. Gentile e determinata. Divora anche 12 libri al mese la giovanissima Elaide Garufi. E nel cassetto delle cose più care ci sono le foto coi suoi scrittori del cuore, che rincorre per mezza Italia ai saloni del libro.
Con gli anni ha conosciuto i big Pierdomenico Baccalario, Christian Antonini, Antonio Ferrara e tanti altri. E adesso la 14enne che frequenta il liceo Cecione ha detto basta. Basta macinare chilometri con mamma e babbo. Perché non portare un vero e proprio festival di letteratura per ragazzi nella sua città. Che abbia connotazioni labroniche a partire dal nome. «Sarà un festival di rilevanza nazionale, con nomi prestigiosi e una vetrina per la città tutta: si chiamerà Démadé Liberi di Libri e si terrà a maggio».
La liceale da sola ha costruito il suo festival in città. Lo ha pensato e lo sta realizzando insieme alla sua famiglia che si è messa a disposizione per trasformare il sogno della figlia innamorata dei libri in realtà.
«Essenziale per costruire questo progetto è la costituzione di un’associazione: essendo minorenne non l’avrei potata metter su e allora devo dire grazie a mamma e babbo, ai familiari e agli amici che ci sono dentro per permettermi di continuare questo percorso».
L’associazione si chiama come il festival. Elaide contatta scrittori e illustratori. Propone l’idea. Incontra la vicesindaca Libera Camici, parla con la responsabile del Cred Cecilia Testa. Così fa col patron della Fortezza Vecchia, Luca Menicagli. La delicata tenacia di Elaide, la sua intraprendenza a soli 14 anni, conquista. Si prende a esempio Elaide. Spicca in un contesto dove si macinano social, schermi, reel, ma non libri. «Tutto nasce dall’amore per la lettura ma senza il grande supporto dei miei genitori non avrei potuto coltivarlo così, ho partecipato a camp dedicati, giro l’Italia per festival e qui ho conosciuto tanti autori». Mamma Alice Lotti ingegnera e babbo Emanuele Garufi architetto sono al suo fianco. «Penso che portare a Livorno un festival di letteratura per ragazzi è un’opportunità per la città, per tutti i bambini e ragazzi, dalle elementari alle superiori». Si ricorda il primo libro che ha letto da sola “Bruno Lo Zozzo” di Simone Frasca. «E’ lui che mi ha fatto innamorare della lettura».
Averlo a Livorno è un onore per lei. Così come per gli altri che già hanno detto sì, Davide Morosinotto, Pierdomenico Baccalario, Antonio Ferrara, Francesco Bedini, Christian Antonini, Vernante Pallotti. E ce ne saranno altri. A tutti la 14enne labronica in I°A Als – liceo scientifico tradizionale- ha detto che il festival nasce da tanta passione e buona volontà, ma la disponibilità economica è pressoché nulla.
«Mi hanno dato la disponibilità a venire gratuitamente, tenuto conto che vengono da fuori io almeno un rimborso spese vive vorrei poterlo riuscire a dare: per questo che chiedo alle realtà livornesi se hanno voglia di dare un contributo, farmi da sponsor. Riuscirei a fare tutto l’intero festival low budget con 5mila euro e se avanzassero soldi li metterei per la prossima edizione».
L’evento si terrà dal 9 all’11 maggio in Fortezza Vecchia. Il Comune e le realtà con cui Elaide è andata a presentarsi ci saranno. Anche il nome scelto ha un suo significato. «Pensando che verrà tanta gente anche da fuori, volevo dare un nome che connotasse la mia città. Spero di contagiare quanti più giovani possibile: la lettura è un mondo bellissimo che fa esplorare nuovi mondi. Stare seduti e viaggiare. Sto definendo il programma e finendo di contattare gli autori».
Il suo entusiasmo ha contagiato anche il “suo” dirigente. «In un mondo che va sempre più veloce - chiude il preside Rino Bucci - riscoprire il tempo lento dei libri è un atto rivoluzionario. Ecco perché abbiamo accolto il progetto di Elaide. È una studentessa del liceo Cecioni e cercheremo di supportarla nella realizzazione del suo sogno. Auspichiamo che altre realtà cittadine si adoperino per sostenere la realizzazione di questo festival».l
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