Traffico container, primo semestre in Italia: Livorno mantiene il quinto posto
Pubblicato da Fedespedi, la Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali l’Economic Outlook. 23 che comprende tra l’altro la classifica dei teu movimentati nei porti italiani nel primo semestre del 2024
LIVORNO. In calo, a causa delle conseguenze, gravissime, determinate dalla difficoltà dei collegamenti marittimi nel canale di Suez e per il concomitante calo delle esportazioni, con il commercio estero dell’Italia che ha fatto registrare una contrazione rispetto agli ultimi anni.
Stiamo parlando del traffico dei contenitori, autentico motore dell’economia portuale, che nel primo semestre dell’anno in corso ha fatto registrare in Italia un calo complessivo dello 0,6%, passando dai 3.687.000 teu movimentati nello stesso periodo del 2023 ai 3.666.000 attuali.
La flessione di Livorno
In questo contesto, lo scalo di Livorno ha avuto una flessione del 6,1%, praticamente simile a quella di Venezia (-6%), ma comunque inferiore ad Ancona (-15,1%), Savona (-14,2%), Trieste (-7,1%) e Ravenna (-7%), elementi che gli hanno consentito di mantenere il quinto posto nella classifica nazionale.
A guidare è, come ormai avviene da qualche anno a questa parte, lo scalo marittimo di Gioia Tauro, che nei primi sei mesi del 2024 ha movimentato 1.948.000 teu contro i 1.741.000 del primo semestre del 2023, facendo registrare un incremento dell’11,9%. Seguono Genova (1.235.000 contro i 1.229.000 del 2023, +0,5%), La Spezia (603.000 rispetto ai 551.000 dello scorso anno, + 9,4%) e Trieste (390.000 contro i 420.000 dei primi sei mesi del 2023).
Gli effetti della crisi di Suez
La sensazione è che i porti dove si sono avuti i riscontri positivi siano stati quelli che, per diversi motivi, hanno risentito meno della difficile situazione internazionale. Una sensazione che viene avvalorata da quanto avvenuto nel resto del continente, dove a brillare maggiormente sono stati gli scali marittimi spagnoli, fortemente favoriti dalla crisi del canale di Suez. La tendenza nella seconda parte dell’anno sembra essere, al momento, quella di una conferma di quanto registrato nel primo semestre, anche se le difficoltà conseguenti alla situazione del canale di Suez sembra stiano progressivamente diminuendo.