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Impianti sportivi

Livorno, nuovo gestore dell’ippodromo: subito bar al prato e le nuove luci. Chi è, i progetti e quanto pagherà

di Flavio Lombardi
Un’immagine del Caprilli durante le sere d’estate dopo la riapertura (foto Silvi)
Un’immagine del Caprilli durante le sere d’estate dopo la riapertura (foto Silvi)

Nel progetto la creazione di 200 stalle e una scuola di equitazione per ragazzi. La società ha in programma di usare la struttura oltre le corse

02 ottobre 2024
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LIVORNO. Nel pomeriggio di ieri il Comune ha dichiarato conclusa la procedura per l’affidamento in concessione della gestione dell’Ippodromo. Si arriva così, finalmente, a chiudere una partita il cui epilogo era atteso dal 9 settembre, giorno in cui fu aperta la busta con la proposta unica arrivata nella sede di palazzo civico, da parte di Sistema Cavallo, società che sin dalla riapertura del “Federico Caprilli” aveva preso in carico la ripartenza.

Viene varato così, dopo oltre tre settimane di scrupolosi controlli delle varie commissioni competenti, l’ennesimo accordo di partenariato pubblico-privato, secondo quanto disciplinato dalla legge, e che prevede attraverso investimenti non a carico della collettività, il completamento della riqualificazione dell’intero comprensorio dell’impianto in un’ottica di creazione di un punto d’interesse per la città, e che possa offrire esperienze a 360 gradi, anche attraverso la realizzazione di ulteriori progetti di natura culturale e sociale, da armonizzare con l’attività legata alle corse dei cavalli e alle manifestazioni degli sport equestri. Il progetto valorizza sul piano socio-economico l’intera area dell’ippodromo di Livorno e mette a sistema le attività ippiche propriamente dette, in un complesso unico nel suo genere, sia per vastità degli spazi che per la coesistenza di beni ambientali e architettonici.

Il sindaco esulta

Un semaforo verde, atteso anche dal sindaco, che ricevuto l’ok dai tecnici, ha voluto così commentare. «Prendere a suo tempo in carico una struttura storica, amata dai livornesi e recuperarla in meno di due anni dallo stato in cui versava per restituirla funzionante e viva, rappresenta una delle cose più emozionanti che un amministratore può fare. Da questo punto di vista, l’operazione condotta sull’ippodromo è emblematica. Con la definizione del partenariato pubblico privato e l’assegnazione ventennale della gestione, avvenuta in queste ore dopo un articolato lavoro tecnico amministrativo, siamo di fronte ad una svolta e ad un salto nel futuro. Riaprire luoghi abbandonati – conclude Salvetti – riportarci attività ed iniziative e poi costruire dei percorsi che possano dare stabilità e prospettive è un lavoro difficile, ma al contempo è una formula virtuosa per rigenerare la nostra Livorno. Un in bocca al lupo alla società Sistema Cavallo che si è aggiudicata il bando e che al più presto potrà cominciare ad investire e realizzare le migliorie e gli interventi che il Caprilli merita».

40mila euro d’affitto

Si deve specificare che il valore della concessione è di 43 milioni 494mila euro. Una somma data dall’importo dei ricavi presumibili dall’attività nell’arco della durata di 20 anni, nella quale Sistema Cavallo prevede secondo un piano economico finanziario, un incasso di 2 milioni e 174 mila euro a stagione. Con canone annuale di 40mila euro da versare per i primi 5 anni, mentre dal sesto anno, diventeranno 80mila. Il totale al comune, che non dovrà sostenere nel frattempo nessuna spesa di ripristino e miglioria, sarà di 1 milione e 400 mila euro. Una parte dei ricavi per Sistema Cavallo, deriveranno dalla attività gestionale (corse, agenzia scommesse, altre attività ippiche, bar, ristorazione manifestazioni culturali, eventi enogastronomici, concerti rispettando la natura del complesso e contributi da parte dello Stato, questi ultimi nella misura di circa 1 milione l’anno), e nel contratto, che sarà siglato nei prossimi giorni, sarà ben specificato che i ricavi se inferiori alle stime non determineranno una diminuzione della cifra da corrispondere alla amministrazione. Al contrario, se si andasse oltre, verrebbe riconosciuto un plus sotto forma di canone. Tutto già stabilito in percentuale.

Il progetto

L’impegno si basa su interventi per 5 milioni e 600 mila euro di lavori da farsi in cinque anni e che potranno cominciare dalla data di inizio della concessione. A contratto firmato. Lavori che prevedono un passaggio di box da 76 a circa 200, permettendo anche attività di maneggio, e dare il via al centro di allenamento e scuola di equitazione (dedicata anche ai bambini e a prezzi popolari). Nuovo impianto fognario, nuovi bagni, nuovo impianto idrico per uso di tutti i servizi, compresa l’irrigazione della pista, nuovo impianto elettrico, antincendio, le torri faro semoventi (da spostarsi in altri punti, quando non si corre, ma nell’ippodromo si fa altro), bar e ristorante al prato ripristinati, eliminando i problemi di infiltrazione del sottopasso.

Ristorante al prato

La cronotabella delle opere e la priorità che era stata programmata, andrebbe adesso aggiornata rispetto alla presentazione del bando, datato aprile 2024. Quando era ormai prossima la stagione estiva e, per esempio, cominciare dall’illuminazione non sarebbe stata una bella idea. Diciamo che si sarebbe dovuto iniziare, in primavera scorsa, con bar e ristorazione al prato. Possibile che questo indirizzo sia confermato, anche perché per Silvio Toriello, è vitale mettere a rendita il più possibile, il prima possibile, tutto ciò che può portare profitto e rispettare il proprio piano d’impresa. Prevedibile che l’illuminazione parta con il lotto più significativo ad inizio 2025 per essere pronti a giugno.

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