Livorno, casa di comunità di via Rossi: slitta di nuovo l’abbattimento del palazzo. «Lavori in ritardo per l’amianto»
Il sindaco Salvetti: «Presto la demolizione, i fondi Pnrr non sono a rischio». Ecco come diventerà una volta ultimato l'intervento
LIVORNO. È la presenza d’amianto il motivo per cui slitta di nuovo l’abbattimento del palazzo di via Ernesto Rossi, l’ex distretto sanitario dell’Asl dove sarà costruita la Casa di comunità “Livorno centro”. È il sindaco Luca Salvetti a comunicarlo in Consiglio comunale. «Andando a svuotare l’immobile è stato ritrovato dell’amianto. E una volta constatata la sua presenza, è la legge che impone degli interventi di risoluzione – spiega Salvetti-. Il ritardo nell’abbattimento dell’immobile c’è perché non erano previsti i lavori per rimuovere l’amianto». La demolizione dell’ex distretto sanitario era inizialmente prevista per settembre 2023, salvo poi essere rimandata.
Il Tirreno, nei giorni scorsi, aveva annunciato lo slittamento dei lavori entro i primi mesi del 2025, anche se in aula il primo cittadino specifica anche che «nel frattempo la ditta che si occupa degli interventi ha già fatto i passaggi per avvertire la cittadinanza, spiegando le motivazioni». Una volta conclusi i lavori, l’edificio sarà composto da tre piani per una superficie lorda di circa 805 metri quadrati, con l’obiettivo di creare un moderno polo sanitario locale, con spazi specifici dedicati all’accoglienza, allo stazionamento temporaneo, ai diversi tipi di ambulatori.
L’amministrazione comunale conta ancora sul rispetto dei tempi per la demolizione e quindi la ricostruzione del nuovo edificio. Anche perché i lavori devono terminare entro giugno 2026. Tassativamente, dato che l’opera è finanziata con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). «Entro giugno la struttura verrà finita», garantisce il primo cittadino. È stato Alessandro Guarducci, della lista civica Guarducci sindaco, a sollevare la questione in Consiglio. «È legittima la preoccupazione dei cittadini per i lavori non fatti – sottolinea – . La perdita dei finanziamenti Pnrr avrebbe delle ripercussioni gravissime sulla sanità territoriale che, a Livorno, è già indecente». Contro il trattamento della sanità territoriale si esprime duramente anche il consigliere leghista Carlo Ghiozzi. «In tutti i capoluoghi di regione della Toscana esistono da anni le Case di comunità. Noi siamo il fanalino di coda e lo slittamento dei lavori lo dimostra ancora una volta – chiosa-. In via del Mare è stata costruita una Casa della salute dopo decenni di ritardi. E di quanto si doveva fare in Fiorentina ancora non se ne sa niente. Siamo la terza città in Toscana per numero di abitanti e abbiamo una sola Casa della salute, quella in via del Mare, piena di lacune. E nessuno chiede conto alla Regione Toscana».
A stretto giro la replica del capogruppo Pd Piero Tomei. «L’impegno del 2026 è grave e gravoso per tutti quanti. Ma fare ragionamenti sulla Regione Toscana mi sembra fuori luogo – risponde-. Noi siamo stati indietro sulla sanità, ecco perché abbiamo voluto il nuovo ospedale. Ghiozzi potrebbe aver ragione se avesse votato a favore della nuova struttura».