A Livorno è "Livornite acuta": la città, i luoghi, i personaggi diventano mostra. Ecco tutti gli artisti
Una vetrina artistica di forza, ironia, ribellione per raccontare chi siamo: il vernissage e quando si può visitare
LIVORNO. Livornite acuta. Basta il nome per accendere la curiosità su questa rassegna d’arte contemporanea sui generis che si apre oggi alla Meloigrano Art Gallery di via Marradi. Alle 18 il vernissage con opere di pittura, scultura, arte digitale, fotografia che hanno come tema Livorno, i suoi luoghi, i suoi modi, il suo spirito (nella foto Gavazzi e l’omaggio a Modì). Al piano Cristina Spina e i vini Enoturistica.
Gli artisti protagonisti sono: Anna Maria Acone, Massimo Bardi, Alessia Bernardeschi, Massimo Bernardi, Roberto Consiglieri, Mario Gavazzi, Giuseppe Geloso, Francesca Ghelarducci, Fiorenzo Isaia, Federico Lischi, Antonella Lucchini, Valeria Luschi, Magno, Niccolò Manetti, Bianca Manis, Michela Masini, Nilo Morelli, Danilo Nannipieri, Paolo Paolini, Giada Pasini, Laura Ruberto, Riccardo Scannapieco, Uriel Sessa. «“Livornite Acuta” - dice Maria Teresa Majoli - è un’esplorazione artistica di ciò che rende unica e “contagiosa” la città di Livorno, dai personaggi iconici ai luoghi più caratteristici. Un mix di espressioni artistiche che raccontano Livorno con la sua ironia, forza e momenti di ribellione».
Livornite: manifestazione acuta di una patologia cronica di origine genetica che, unica al mondo, è anche contagiosa. Chi vive a Livorno, indipendentemente dalle origini, la contrae.
Sintomatologia: La “Livornite Acuta” si manifesta con una serie di sintomi unici e inconfondibili che caratterizzano ogni vero livornese. Maestri nell’arte dell’accoglienza, i livornesi sono generosi e pronti a offrire un pasto o una battuta. Vanitosi e orgogliosi, amano specchiarsi e rosolarsi al sole tutto l’anno. Il mare è la loro seconda casa, e il colore della pelle racconta storie di giornate infinite sotto il sole. Allegri e con una spiccata inclinazione a godersi la vita, vivono di feste, cene e momenti di svago, senza mai tirarsi indietro.
Pur facendo sembrare che il lavoro non li tocchi, conoscono il valore della fatica e portano a termine ciò che iniziano con tenacia. Le battute dei livornesi sono salaci e mordenti, sempre intrise di un sarcasmo tagliente. Discrezione? Non sanno cosa sia: amano il chiasso, l’esibizionismo e conquistano ogni palco, reale o figurato, con il loro lato smargiasso e istrionico. Nulla è sacro per un livornese: tutto è motivo di ironia e sberleffo, un’arte che coltivano con maestria, pronti a sorprendere con battute mordaci. Il senso della ribellione è forte, sono spiriti liberi, un po’ anarchici. Amanti del protagonismo, non perdono occasione per essere al centro dell’attenzione, gigioni e megalomani, ma sempre con ironia. Artisti nell’animo, sono pittori nati, poeti per vocazione, romantici per natura, e accompagnati da una vena musicale che dà ritmo alla loro vita. In sintesi, la Livornite Acuta è un insieme di tratti che rendono i livornesi unici, inimitabili e irresistibili. È l’essenza stessa di una città vivace, piena di vita e colore.
Prognosi: dalla Livornite si può guarire? Difficilmente. Ma soprattutto, nessuno lo desidera.
Info. La mostra è visitabile con orario 10-12.30 e 16-20. Domenica e festivi 10-12.30 e 17-20. Chiusi la mattina del lunedì.l