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Livorno, decine di Daspo in arrivo per i devastatori del Palamodì: in tanti a volto scoperto

di Stefano Taglione

	Gli scontri sugli spalti
Gli scontri sugli spalti

Identificazioni in corso, il numero delle persone colpite dal provvedimento può cambiare

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LIVORNO. La questura si prepara a firmare decine di daspo. Un numero, al momento solo indicativo, che dipenderà comunque da quanti tifosi violenti saranno identificati dai video che hanno documentato gli scontri al palazzetto. Avranno conseguenze molto pesanti i disordini scoppiati al PalaModì fra gli ultrà di Roseto, Forlì ed Herons Montecatini, che poco prima della semifinale di Supercoppa di Serie B fra termali e abruzzesi, vinta sabato scorso da questi ultimi, si sono picchiati con lanci di seggiolini (almeno 45 quelli divelti dagli spalti dai tifosi di Roseto, secondo il gestore dell’impianto Riccardo Rossato) e aste delle bandiere usate come spranghe. I divieti di accedere alle manifestazioni sportive – le cui durate dipenderanno dagli eventuali precedenti dei singoli protagonisti degli scontri – arriveranno nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, non appena le persone saranno identificate.

Molti a volto scoperto

La polizia di Stato, in particolare con la digos e la divisione scientifica, è già al lavoro per raccogliere tutti i filmati girati in quel minuto scarso di disordini nello spicchio che separava i supporter delle tre squadre di B e A2. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito, ma è chiaro che in queste circostanze se nessuno si fa veramente male molto difficilmente si registrano accessi al pronto soccorso, dal momento che le forze dell’ordine scoprirebbero immediatamente le identità dei coinvolti. In ogni caso, questo eventuale accorgimento, sarebbe servito a poco. Già dai video amatoriali le persone che si notano a volto scoperto sono molteplici e i filmati della scientifica, con una definizione assai maggiore di quelli girati dal pubblico, potranno essere risolutivi. Poi ci sono le telecamere dell’impianto, che di certo potrebbero aiutare gli inquirenti, e quelle della Lega basket che, sebbene la partita fra Roseto ed Herons non fosse ancora iniziata, potrebbero comunque aver ripreso qualcosa. Gli accertamenti, insomma, sono solo all’inizio.

Ipotesi reato di rissa

E procederanno anche penalmente, visto che è ipotizzabile il reato di rissa. Bisognerà comunque ancora aspettare quale giorno o qualche settimana, dato che occorrerà avere tutti i video disponibili e poi, tifoso per tifoso, procedere all’identificazione anche incrociando i dati sui biglietti venduti. La giornata di domenica scorsa, con le due finali, per fortuna è invece andata meglio. La sessantina di tifosi di Roseto, quelli coinvolti negli scontri di sabato, non è tornata a Livorno, nonostante la vittoria contro la Pielle, così come non c’erano i supporter di Herons e Forlì, le cui squadre erano cadute in semifinale.

l servizio di ordine pubblico, con i cordoni a difesa dei settori, è stato impiegato in forze, con supporti giunti anche da Roma, come spiegato dal prefetto Giancarlo Dionisi, che si è complimentato con le forze dell’ordine per il loro operato. Diversi i Reparti mobili impiegati per evitare ulteriori scontri, che non si sono verificati. Dall’alto, inoltre, hanno vegliato Porta a Terra, alternandosi, gli elicotteri del reparto aeronavale della guardia di finanza (Volpe511) e quello dei carabinieri (Fiamm02), entrambi decollati dall’aeroporto di Pisa.

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