Il Tirreno

Livorno

Arte e fantasia

La fiaba cult di Cenerentola si racconta a Livorno con i disegni di Isabella Staino

di Simone Fulciniti
La fiaba cult di Cenerentola si racconta a Livorno con i disegni di Isabella Staino

Ventotto tavole a china in mostra, l'artista: "Quattro mesi di lavoro: ho già fatto Biancaneve e chiuderò la trilogia con Cappuccetto Rosso"

19 settembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Cenerentola è una delle fiabe più note a livello interplanetario, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Giambattista Basile è considerato il primo autore “moderno” ad averla riportata in auge. Poi ci fu Charles Perrault, i mitici fratelli Grimm ed buon ultimo Walt Disney che, col suo famoso cartone animato del 1950, ne ha fissato i contorni con i quali oggi risiede nell’immaginario collettivo.

La casa editrice Terre Blu, con sede a Caserta, ha deciso di dare nuova linfa alla versione più celebre, quella dei Grimm, con un’edizione speciale, nobilitata da 28 tavole disegnate a china in bianco e nero, per mano dell’artista Isabella Staino, fiorentina ma ormai livornese d’adozione. È la seconda uscita di un progetto che prevede una trilogia, della quale, la Staino è protagonista: Biancaneve (2023), Cenerentola e prossimamente la chiusura con Cappuccetto Rosso.

Stasera, giovedì 19 settembre, alle 19 negli spazi del ristorante Pane e Tulipani di piazza Mazzini, ci sarà la mostra delle tavole originali, super affascinanti di Cenerentola, e nel contempo l’artista dialogherà con Libera Capezzone. «Sarà una presentazione, con piccola lettura tratta dal libro - spiega Capezzone- una fiaba cupa e anche un po’ macabra in alcune sue parti. Insomma una storia scritta nel suo tempo. Alla quale i bambini contemporanei non sono abituati. Quasi un viaggio dell’eroe al contrario. Ci concentreremo con Isabella sull’argomento fiabe, sul potere attribuito loro fino ad oggi. Fiabe che ci hanno accompagnato nella crescita, nell’educazione, nell’insegnamento. Prima per trasmissione orale, il gruppo che si ritrova e tramanda. Poi scritta. Ma l’argomento resta quello».

Staino racconta i dettagli della pubblicazione. «C’è la traduzione dal tedesco, fatta apposta per questa edizione da Ulderico Pomarici. Per me è stato un lavoro di circa 4 mesi, che ha seguito Biancaneve, quindi le cose a un certo punto si sono accavallate. La prefazione e di Gennaro Carillo». «Isabella - conclude Capezzone- è un’artista visiva legata al figurativo, che trae ispirazione dal suo mondo onirico. È perfetta per raffigurare queste storie, legate ad un mondo fantastico ed immaginifico, che lascia spazio indefinito alle nostre tensioni».


 

Sangue sulle strade
Il racconto

Studentesse uccise a Lido di Camaiore, il sorpasso all’autobus e l’auto a folle velocità: cosa hanno visto i testimoni

di Matteo Tuccini
Sportello legale