Livorno, travolta in bici da un pirata: Lucia è morta dopo 10 giorni. Si cerca un furgone
La donna livornese, 72 anni, purtroppo non ce l’ha fatta: l’incidente in via Mastacchi
LIVORNO. È morta dopo dieci giorni di agonia: non ce l’ha fatta, purtroppo, la settantaduenne Lucia Battaglini. La donna – livornese e residente in via Vannucci, nella zona di Villa Fabbricotti – mentre era in sella alla sua bici era stata travolta dal conducente di un furgone “pirata” attorno alle 7,45 del 29 luglio scorso in via Mastacchi, vicino all’incrocio con via Pera, nel rione di Shangai, ed era stata soccorsa in condizioni gravissime (aveva sbattuto la testa sull’asfalto, per la precisione sul cordolo del marciapiede) dai volontari, con l’ambulanza con a bordo il medico del 118, della Svs di via San Giovanni, che erano riusciti a portarla viva in ospedale.
L’incidente era avvenuto all’altezza delle strisce pedonali, con la signora che da quel momento non ha mai ripreso conoscenza. Il quadro clinico è stato ritenuto fin da subito estremamente complicato, tanto che la donna era stata immediatamente ricoverata in terapia intensiva, nella speranza che il miracolo potesse avvenire.
Il dramma
Purtroppo, però, l’8 agosto scorso ha perso la vita. Troppo gravi le lesioni riportate in seguito all’incidente. L’urto col furgone, violentissimo, l’aveva sbalzata a terra per diversi metri, facendole perdere conoscenza dopo l’impatto con la testa sulla strada, contro il cordolo del marciapiede destro. Da quel giorno non si più risvegliata. E purtroppo è stata poi strappata all’affetto dei familiari e degli amici, che ora la piangono. Il conducente alla guida del furgone, che sarebbe un uomo, è scappato: impossibile che non si sia accorto dell’incidente, almeno secondo quanto riportato da alcuni testimoni che avrebbero assistito al fatto, vista la violenza dell’impatto fra il mezzo pesante e la bici, una mountain bike grigia che nell’urto si è distrutta nella parte anteriore, con la ruota piegata. Dovrebbe essere stato questo il punto dell’impatto, visto che nella parte posteriore la “due ruote” non ha segni di urti particolari.
Le indagini
La polizia municipale, prontamente intervenuta sul posto con gli agenti del pronto intervento cittadino, si era fin da subito messa alla ricerca del conducente, con la collaborazione dei colleghi dell’ufficio incidenti di palazzo civico. Secondo una prima ricostruzione, il furgone, sarebbe simile a quelli utilizzati dalle ditte edili per i trasporti del materiale da costruzione, anche se nessuno avrebbe annotato con esattezza il numero di targa. L’analisi delle telecamere della zona, tuttavia, potrebbe dare i suoi frutti: gli agenti delle sezioni specializzate della polizia municipale, diretti dall’ispettore superiore Marco Vaccai, sono al lavoro da settimane per dare un volto e un nome al “pirata” della strada, che quando sarà individuato verrà denunciato per omicidio stradale (se Battaglini non fosse morta sarebbero state lesioni stradali, ipotesi di reato iniziale quando ancora era viva ndr) e omissione di soccorso, dato che non si è fermato e aveva tutte le informazioni per sapere che aveva provocato un incidente con una persona gravemente ferita.
Famiglia in lutto
Lucia, che abitava in via Paolo Vannucci, non era sposata e non aveva figli: lascia la sorella maggiore Fabiola, 75 anni, che vive in Coteto, non molto distante dalla zona di Villa Fabbricotti dove era residente Lucia. Un dolore, per i familiari, che ora chiedono giustizia.