Alberto, chi è il livornese “uomo delle meduse”: «Da bambino il mare mi ha curato dopo la morte di babbo Mario»
Il 77enne livornese spopola sul web per il video del tuffo con un esemplare negli slip: «A chi mi accusa di maltrattamenti io dico che non farei mai del male alle mie “amiche”»
LIVORNO. «Io non piango mai, ma ora non riesco a trattenermi...». Un singhiozzo composto, un lungo respiro, poi un altro singhiozzo. «Per me le meduse non sono un gioco, ma un viaggio all’indietro nel tempo. Quando babbo Mario non c’era già più e mamma lavorava. Io andavo alla spiaggetta della Regina e mi tuffavo in acqua a nuotare per ore. Era il mio modo per non pensare, per essere felice. E di meduse nuotando ne ho incontrate tante, fino a diventare loro amico».
I cantieri a mamma Dina
Alberto Mazzoni, 77 anni il prossimo 3 febbraio. Labronico doc cresciuto nella Livorno popolare del «villaggio delle case minime a Coteto, dove finivano gli immigrati e gli sfollati di guerra», racconta. Non ha figli e non ha una compagna di vita. «Mi sono abituato a vivere da solitario, ma non ho ancora perso la speranza di accompagnarmi», spiega. Una vita passata nei cantieri portuali prima di lasciare il lavoro «per accudire la mia mamma Dina, che se ne è andata nel 1998», prosegue interrompendosi di nuovo per combattere la commozione che bagna i suoi occhi. Alberto è l’uomo delle meduse. E negli ultimi giorni un video registrato alla spiaggia dell’Accademia lo ha portato alla ribalta della cronaca livornese. Tra chi sorride e chi lo accusa di maltrattamenti. «Io le meduse le adoro, non farei mai loro del male», si difende Alberto. Ma andiamo con ordine.
Il video choc
L’uomo delle meduse è una forza della natura. Amante del podismo e della bicicletta – «nel 2019 mi trovavo tra la Toscana e l’Emilia Romagna e in seguito a una caduta sono stato ricoverato quattro giorni all’ospedale di Parma, persi conoscenza e rischiai la vita», racconta –, Alberto Mazzoni negli ultimi giorni di agosto 2024 si è fatto riprendere mentre si infila una medusa nel costume a slip prima di tuffarsi in acqua. Il video ha fatto il giro del web e su Alberto sono piovuti centinaia di commenti indignati. Anche perché il suo gesto, a rigor di legge, potrebbe configurarsi come reato di maltrattamenti di animali. In Italia c’è un articolo del codice penale, il 544 ter, che dichiara che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro». E anche il Wwf illustra chiaramente le regole da seguire in caso d’incontri con l’animale acquatico: “non prelevarla per portarla fuori dall’acqua e lasciarla a secco sulla battigia”, avverte l’organizzazione a tutela dell’ambiente.
«Non porto rancore»
«Ho letto i commenti della gente, alcuni anche molto cattivi – dice Alberto –, ma io non porto rancore. Quel gesto l’ho fatto per riportare la medusa in acqua, diciamo che ho scelto un modo “particolare”, ma l’ho subito liberata. Io le meduse le abbraccio, le bacio. Mi ricordano il mio babbo che non c’è più...». Un altro singhiozzo e la voce che si rompe col tremolìo del pianto. Alberto è un personaggio degli scogli livornesi. Arzillo, sorridente, ma anche fragile. «Mi dispiace che le persone si siano arrabbiate per il mio gesto. La vita mi ha insegnato a non giudicare dalle apparenze, ma non pretendo che tutti facciano come me. Di sicuro io le meduse non le maltratterei mai. Sono un pezzo della mia vita».
I segreti del “mestiere”
Puoi amarle quanto vuoi, ma le meduse pungono. Non tutte, è vero, alcune specie sono innocue. Ma la domanda sorge spontanea. Come fa Alberto a riempirsi il corpo di meduse – lo testimoniano le numerose foto pubblicate sul profilo Facebook – senza avvertire alcun fastidio? «Sono sincero, capita di sentire l’effetto dei tentacoli ma ormai per me non è più un fastidio. Diciamo che sento un leggero prurito che però, ora che sono abituato, per me è quasi piacevole. Anche perché io le meduse le accarezzo, le coccolo, mi piacciono. E mi dà fastidio quando la gente le allontana, o le tratta come se fossero dei mostri da evitare», confessa il 77enne livornese, che coltiva un ultimo grande sogno: «Vorrei essere immerso in un acquario pieno di meduse. E sono sicuro che riuscirei a indovinare tutte le specie. Paura? Non ne avrei. Le meduse sono mie amiche».