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Livorno, il boom delle crociere si sente nei locali del centro

di Iacopo Simoncini

	Il direttore di Confcommercio Livorno, Federico Pieragnoli e le navi da crociera nel porto di Livorno
Il direttore di Confcommercio Livorno, Federico Pieragnoli e le navi da crociera nel porto di Livorno

Stimato tra il 10 e il 15% l’incremento dei clienti nelle attività di ristorazione che si trovano nei pressi del porto nelle giornate in cui avvengono gli sbarchi dalle navi da crociera. Federico Pieragnoli (direttore Confcommercio Livorno): «Essenziale incoraggiare i turisti a esplorare anche altre zone della nostra città»

11 agosto 2024
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LIVORNO. L’impatto dei crocieristi, da un punto di vista economico, si sente a Livorno anche se per il momento rimane circoscritto essenzialmente nel perimetro dello scalo marittimo. Questo, perlomeno, quanto emerge dai dati in possesso della locale Confcommercio. Del boom del crocierismo che si sta verificando quest’anno e del suo impatto sull’economia locale abbiamo parlato con Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio di Livorno. «Con l'arrivo di un numero record di crocieristi nel 2024 – spiega Pieragnoli - i pubblici esercizi nella zona del porto di Livorno stanno registrando una crescita significativa, che nei giorni degli sbarchi può sfiorare il 10-15 per cento. L' impulso economico è comunque limitato ai pubblici esercizi situati nelle immediate vicinanze del porto, che beneficiano direttamente del flusso costante di turisti internazionali in cerca di un'esperienza culinaria autentica, sebbene restino in città poco tempo e abbiano tutto a disposizione sulle navi».

L’impatto sulle vendite e sull’economia complessiva della città, quindi, per il momento appare limitato. Ma per il direttore di Confcommercio Livorno è una base di partenza sulla quale si puà lavorare. «È essenziale – riprende - che i visitatori vengano incoraggiati a esplorare anche altre zone della città. Attualmente, la maggior parte dei crocieristi tende a rimanere nei pressi del porto o a prendere caffè e aperitivi nella zona dei bus turistici. Pur generando un impatto positivo immediato questa tendenza limita la scoperta delle altre ricchezze gastronomiche e culturali che Livorno ha da offrire». Arriva quindi un suggerimento all’amministrazione cittadina, affinché si possa progressivamente incrementare non solo il flusso turistico in città, ma anche indirizzarlo in aree attualmente trascurate o poco frequentate. «Per massimizzare i benefici economici derivanti dal turismo crocieristico – conclude Pieragnoli - è importante promuovere itinerari più ampi che includano diverse aree della città. Per il momento il settore continua a beneficiare della ripresa post pandemia, ma è essenziale guidare questa ripresa affinché diventi stabile».

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