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Livorno, viale Carducci è il caos: 15 minuti per fare 450 metri. Quando finiscono i lavori

di Flavio Lombardi

	Da lunedì sul viale Carducci si viaggia su una corsia unica nelle due direzioni
Da lunedì sul viale Carducci si viaggia su una corsia unica nelle due direzioni

Traffico nel caos per i lavori di asfaltatura e la corsia unica

24 luglio 2024
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LIVORNO. È una settimana traumatica, a livello di traffico, per i livornesi che da lunedì devono fare i conti con un viale Carducci intasato per il rifacimento del manto stradale nella metà della sua carreggiata.

Il termine lavori è previsto per il 9 agosto, e si parte dall’altezza del negozio Cicli Falaschi, fino a pochi metri dal Cisternone. Fermate bus soppresse su ambo i lati, così come gli attraversamenti pedonali che restano attivi solo alle due estremità lungo i 440 metri del cantiere: chi deve andare da un lato all’altro dell’arteria, deve raggiungere il passaggio zebrato che si trova o all’incrocio tra viale Alfieri e viale Ippolito Nievo, oppure quello in corrispondenza del semaforo di via Galilei.

Un disagio necessario tuttavia, perché specialmente da quella parte, la strada portava numerosi ed evidenti segni di riparazioni eseguite nel corso degli anni, con eccessivo materiale messo a coprire buche e tracce. Toppe quadrate, ma anche lunghe e strette, troppo rialzate rispetto all’originario piano, per non sentirle specialmente in sella agli scooter. Siamo la città dei motorini, e vie così aggiustate, non rappresentano certo il massimo della sicurezza pur procedendo a velocità moderate.

Pausa di 5 giorni

Gli operai si fermeranno durante i 5 giorni di Effetto Venezia (31 luglio-4 agosto) per consentire nell’occasione, un parziale ripristino della viabilità ordinaria e limitare al minimo l’incomodo alla circolazione. Resteranno poi da completare il tratto Cicli Falaschi-semaforo Aurelia, e quello opposto, a pochi metri dal Cisternone. Nel primo caso, perché sono necessari interventi preliminari al sistema fognario e l’asfaltatura sarà fatta in settembre prima della riapertura delle scuole. Nel secondo caso, invece, la lingua nuova di bitume sarà realizzata quando si partirà con la riqualificazione di piazza S. Andrea.

I forzati della fila

Un test, procedendo alla velocità di un’auto. Che si stia andando incontro a un imbuto, lo si percepisce già dalla stazione. Quando, poco dopo aver passato la svolta all’altezza di via del Vigna, proprio nel punto in cui sul controviale si è paralleli alla farmacia Farneti, comincia la segnaletica che invita a stare sulla destra e non superare i 30 all’ora. Il perché, è presto evidente. Dopo il semaforo, proseguendo su viale Carducci in direzione centro, si deve stare ben vicini al lato del marciapiede. Quella che in tempi normali è la corsia di sorpasso, è riservata infatti ai mezzi che procedono in direzione opposta.

Aria condizionata al massimo, c’è chi si mette l’anima in pace e alza il volume dello stereo cercando di mantenere basso l’effetto “pentola a pressione”, quello stato di alterazione che molti soffrono quando si ritrovano inermi, al volante, e magari hanno anche fretta di raggiungere la destinazione programmata. A subire più di tutti le conseguenze, sono gli operai. In tuta, con queste temperature, respirando i fumi del bitume, le polveri dei materiali rimossi e i gas delle marmitte.

Intanto, gli unici che riescono, seppur talvolta dovendo fermarsi pure loro, sono tutti quelli su due ruote. Sfruttando i momenti in cui di là non viene nessuno, invadendo l’altrui provvisoria corsia, avvicinandosi piano piano al punto finale. Anche per loro però, che riescono ad essere più snelli rispetto agli automobilisti, risulta tutto più complicato.

Per allestimento area cantiere, l’interrompimento che permetterebbe di immettersi nel controviale direzione ospedale militare-Aurelia direzione nord, oppure inforcare via Curtatone e Montanara per andare verso via Zola, è chiuso con new jersey in plastica. Si deve comunque andare a diritto fino al semaforo di via Galilei.

15 minuti per 450 metri

Nelle due prove fatte al mattino, risulta più problematico andare verso piazza della Repubblica, che non in senso opposto. La media, per raggiungere il Cisternone (450 metri di cantiere) è stata di 15’, mentre nei tentativi all’inverso, solo una volta si è stati in fila, con le auto che però quasi mai si fermavano del tutto. Ma dipende chiaramente dagli orari.

I divieti

Oltre all’obbligo a percorrere tutto viale Carducci fino all’ex palazzo di vetro andando in direzione mare, ci sono altre varianti alla circolazione. Dalla strada principale, non si potrà per ora entrare in via della Meridiana (il semaforo disattivato) e l’accesso anche per raggiungere il parcheggio laterale dell’Ospedale sarà possibile facendo il controviale lato sud del viale Carducci (quindi da viale Alfieri), mentre l’uscita dalla via dell’ex Pirelli sarà via dell’Olmo, per la quale si è temporaneamente invertito il senso di marcia e che sarà attiva anche durante Effetto Venezia. In prossimità di questi incroci, sono istituiti i divieti di sosta per permettere maggiore visuale ai mezzi.
 

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