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La digitalizzazione investe i porti toscani: cosa cambia

di Maurizio Campogiani

	Uno scorcio dello scalo livornese (foto Franco Silvi)
Uno scorcio dello scalo livornese (foto Franco Silvi)

Negli scali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale al via lo sviluppo del Pcs, i Port Community System: come funzionano

17 luglio 2024
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LIVORNO. Uno strumento per migliorare ulteriormente le performance riguardo la logistica e la gestione dei flussi all’interno dei porti. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è tra le quattro in Italia per le quali è previsto uno sviluppo dei Pcs, i Port Community System.

Di cosa parliamo

Si tratta di piattaforme e di moduli software per l’integrazione dei sistemi informativi degli operatori terminalisti, per l’automatizzazione dei processi doganali di importazione e per la raccolta automatica delle informazioni portuali ai fini statistici e di rendicontazione. I Pcs consentono inoltre agli operatori delle comunità portuali ed intermodali di scambiare in sicurezza dati ed informazioni per semplificare e velocizzare le attività marittimo/portuali ed intermodali, utilizzando anche i dati ed informazioni generate dalle altre piattaforme pubbliche. L’ulteriore sviluppo dei Pcs, previsto non solo nei porti dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale, ma anche in quelli del Mare Adriatico Meridionale, del Mar Tirreno Centrale e del Mare di Sardegna, è diretta conseguenza del rapporto di collaborazione con la Milano Dba Group spa, fra le principali realtà in Italia di consulenza tecnica, ingegneria, project management e soluzioni Ict per la gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture a rete.

I fondi

Lo sviluppo dei Pcs è stato reso possibile grazie alla disponibilità di fondi del Pnrr assicurati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell'ambito del progetto per lo sviluppo e implementazione dei servizi di Port Community System per l'interoperabilità con le Pubbliche amministrazione coinvolte e la Piattaforma logistica digitale Nazionale. Gli interventi di sviluppo consentiranno, tra l’altro, una migliore pianificazione e coordinamento delle attività portuali, garantendo la sicurezza e l'integrità delle informazioni scambiate, riducendo i tempi di attesa e i costi operativi associati al trasporto su gomma in uscita dal porto e fornendo supporto alle decisioni strategiche e operative dei soggetti coinvolti. In sostanza, maggiore velocità nelle procedure e riduzione degli effetti inquinanti.

L’innovazione

«Siamo orgogliosi – spiega il ceo di Dba Group, Raffaele De Bettin – di supportare le Autorità Portuali con le nostre soluzioni innovative. Il nostro Port Community System non solo migliora l’efficienza operativa e garantisce la sicurezza delle informazioni nei Porti coinvolti, ma rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione e l’interoperabilità delle infrastrutture logistiche. Ci troviamo di fronte a un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa incidere realmente e rendere competitivo il settore della logistica portuale, favorendo nel contempo la riduzione dei tempi dei processi e quindi una diretta riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La digitalizzazione abilita, quindi, la transizione ecologica, permettendo un uso più efficiente delle risorse e contribuendo a creare un sistema più sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

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