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Luci, fossi e la sfida con il tempo. A Livorno è la notte della Coppa Barontini

di Simone Fulciniti
Luci, fossi e la sfida con il tempo. A Livorno è la notte della Coppa Barontini<br type="_moz" />

La gara remiera più affascinante della stagione tra insidie, correnti e tanta fatica.  Nei gozzi a dieci i pronostici dicono che sarà un testa a testa tra Borgo e Venezia

15 giugno 2024
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Livorno Qualcuno l’ha definita la principessa delle gare remiere, è forse lo è davvero. Per la sua bellezza e la sua grazia affascinante. Ma anche per la sua risolutezza e lo spirito agonistico del quale ogni anno si anima. La Coppa Barontini, che giunge alla 55esima edizione, regala agli appassionati del remo, al cittadino comune, e ai tanti turisti che l’apprezzano, una serata di grande trasporto emotivo. Ammirare i gozzi a 10 remi, che in notturna sfidano il tempo in un percorso ostico, come quello dei fossi medicei, è un’esperienza unica. Un tragitto (a cronometro) dove le correnti possono fare la differenza, così come la densità dell’acqua, così come l’abilità del timoniere che mai, come in questa circostanza, risulta figura fondamentale nel guidare la ciurma per 3. 200 metri, senza distrazioni ammesse. Il tutto nobilitato da una scenografia quasi hollywoodiana: grazie alle luci, alle migliaia di spettatori, ai tifosi che si fanno sentire e vedere coi loro fumogeni, e allo sforzo di Fondazione Lem che consente alla “Barontini” una copertura mediatica a dir poco eccezionale. La sfida sarà proiettata su tre maxischermi, e ripresa in diretta da telecamere e droni e trasmessa sui canali social di Visit-Livorno (a partire dalle 19. 45) e Telegranducato (dalle 22) . Una vetrina straordinaria, in grado di mostrare la città e le sue tradizioni nel modo più bello possibile. E i risultati di questo impegno potente, da qualche tempo, sono sotto gli occhi di tutti. Venendo alla parte sportiva, è ipotizzabile l’ormai consueto testa e testa tra l’equipaggio del Borgo Cappuccini (che fino ad oggi ha vinto tutte le gare in programma nella stagione 2024) e quello del Venezia (che invece si è sempre classificato al secondo posto).

La rivalità è altissima e se i favori del pronostico vanno verso i bianconeri, c’è da giurare che il cavallino rosso saprà vendere cara la pelle. «Mi piace però sottolineare – dice la presidente del comitato organizzatore Monica Bellandi – il fatto che stavolta, i gozzi a 10, non saranno 8, bensì 11».

Infatti, per la prima volta nella storia della manifestazione, in coda alla corsa maschile, partiranno (stesso percorso, ma fuori gara) , tre gozzi a 10 femminili, denominati Fortezza Nuova, Fortezza Vecchia e Quattro Mori. «Credo che sia un momento importantissimo, che significa apertura, inclusione e lancio di un messaggio che alla base della città di Livorno».

Ma il clou della giornata non è l’unica perla della collana: a partire dalle 19.55 scenderanno in acqua (per un tratto di 980 metri che va da piazza Cavour agli Scali delle cantine) le gozzette a 4 remi, per le categorie Juniores (con 8 sezioni nautiche) e femminile (con 5) . Si tratta del trofeo Edda Fagni, che per questa edizione gli organizzatori hanno deciso di dedicare a Uberto Mondolfi, il sindaco di Livorno violentemente costretto a dimettersi dai fascisti nel 1922. In apertura, alle 19.30 sul palco della Falsa Braga, è prevista la presentazione del libro “Cosimo I dei Medici. Il padre della Toscana moderna” di Eugenio Giani.

Questi gli ordini di partenza: Femminile: 19.55 Salviano, poi (ogni 5 minuti) Labrone, Ardenza, Borgo, Ovosodo. Juniores 21.15 Salviano, poi Pontino, Labrone, Ardenza, San Jacopo, Ovosodo, Venezia, Borgo. 10 remi 22.30 Labrone poi San Jacopo, Ovosodo, Salviano, Pontino, Ardenza, Venezia, Borgo Cappuccini (seguendo l’ordine inverso rispetto all’arrivo del 2023) . Seguono come detto l’esibizione a 10 remi donne, lo spettacolo delle voci Mascagni Academy e le premiazioni. A corredo della Coppa Barontini’24 c’è l’evento la “Cantina in Cantina” e alcune iniziative editoriali: la classica rivista “Il serrate” e il libro di Alberto Gavazzeni (sulla storia) entrambi editi da Studio Eurobudget. E un opuscolo sui “nomi di battaglia” dei gozzi, realizzato dall’associazione culturale Ilio “Dario” Barontini. l

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