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Conte e Vannozzi, da Livorno al set con George Clooney per il film Netflix

di Simone Fulciniti
Conte e Vannozzi, da Livorno al set con George Clooney per il film Netflix

I due attori livornesi nel film Usa “Jay Kelly” prodotto da Netflix: nel cast anche Adan Sandler e Alba Rohrwacher

29 maggio 2024
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LIVORNO. La Toscana si conferma set prediletto per le grandi produzioni americane, che sovente scelgono i nostri territori per ambientare le loro produzioni. Dopo Lucca, che ha recentemente ospitato la leggenda Dustin Hoffman, è la volta della Val D’Orcia, che in mezzo al suo panorama medievale, così verde che più verde non si può, accoglie “Jay Kelly”, un film prodotto da Netflix, per la regia dell’astro nascente Noah Baumback, con protagonisti due divi del calibro di George Clooney e Adam Sandler.

Tra gli attori italiani, ingaggiati dal colosso statunitense, ce ne sono anche due livornesi, bravi e di grande esperienza: Fabio Vannozzi e Marco Conte deus ex machina del Teatro Vertigo. Selezionati attraverso una trafila cominciata con l’invio del “self tape”, e terminata con lo sprint dei testa a testa finali, in questo momento, i due, stanno vivendo un’esperienza straordinaria. «Recito nella parte di un artista, scultore, che crea un premio. Ma non posso dire di più essendo tutto top secret», attacca Vannozzi, che si trova nel bel mezzo delle riprese. «Ho girato tra Pienza e il Castello di Chianciano. La prima settimana è stata davvero bella, a contatto diretto con Clooney, col quale mi sono spesso intrattenuto a chiacchierare nelle pause: anche di Livorno e il suo mare; e di barca a vela dato che la passione ci accomuna e anche lui ne possiede una ancorata sul Lago di Como».

Poi prosegue «In una delle mie prime non avevo battute. A un certo punto il regista mi chiede di improvvisare su un tema, prendendomi alla sprovvista. Eseguo e lui è soddisfatto. Il giorno dopo la scena prosegue in un ristorante. Lui fa molti ciak, su poche inquadrature. Pur seguendo le linee guida della sceneggiatura, il resto lo improvvisa a seconda del suo spirito creativo nel momento. Mi piazza una macchina in fronte, per un primo piano e mi chiede di rifare quello che ho fatto in precedenza ampliandolo. Ed è uscita un’azione divertente, tra le risate di Clooney».

Le emozioni sono state massime anche per Conte, che interpreta un medico di paese. «Ho saputo che avrei lavorato con Clooney sul camper del trucco, e mi è venuto il classico “coccolone”. Speravo fosse carino e gentile, e così è stato. Arrivato sul set avevo difficoltà a capire tutti che parlavano in americano stretto, fortuna che c’era un interprete. Quando George mi ha visto mi ha salutato “You are italian doctor, piacere George”, e io avrei voluto dirgli “e ti presenti anche? ” Invece ho risposto al volo “nice to meet you George, I know you – racconta – Abbiamo girato con una serie di ciak infiniti, almeno 20 per ogni inquadratura. La mia scena, girata a Pienza, in interni, è durata due giorni e lui è stato magnifico con me». Poi l’aneddoto.

«Dovevo usare lo stetoscopio, e Clooney, da esperto “medico in prima linea” mi ha consigliato come farlo in maniera impeccabile. Nelle pause mi salutava con pacche sulle spalle. Un personaggio del genere che si mette a disposizione, sempre sorridente e incoraggiante. Lavorare in quel contesto ti fa capire come si muove una produzione americana: professionalità enorme e tre macchine da presa. Mi sono sentito trattato come una superstar». Conte racconta il momento del selfie.

«Non vedevo l’ora di farlo. Ma c’è sempre la paura di essere un po’ invadenti. Quando ho ritenuto fosse arrivato il momento giusto ho tentato, lui ha accettato volentieri. Non è venuto granché, ma resta un bellissimo ricordo. I grandi sono alla mano, chi se la tira conta poco. Clooney è stato carino nell’incoraggiarmi, sottolineando continuamente la bontà del mio lavoro. Così come il regista». Del cast fanno parte anche Alba Rohrwacher e Laura Dern. Il direttore della fotografia è Linus Sandgren, premio Oscar per “La la land”. L’uscita è prevista per il 2025.

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