Il Tirreno

Livorno

L'intervento

Livorno, la preside dell'Iti: «Ecco i nostri meriti. E ora ridateci l’edificio uno»

di Francesca Suggi
Livorno, la preside dell'Iti: «Ecco i nostri meriti. E ora ridateci l’edificio uno»

La professoressa Mariani tra orgoglio e richieste per settembre

14 febbraio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Livorno «Siamo ancora leggermente in crescita: torniamo in testa alle iscrizioni e ci confermiamo essere una scuola che negli anni ha una grande tenuta, segno che da un punto di vista formativo, didattico e lavorativo per chi sceglie subito una professione, rappresentiamo un punto di riferimento di cui andiamo orgogliosi». La decana dei dirigenti scolastici Manuela Mariani si gode questo bel risultato. La “sua”scuola di duemila studenti regge. Tiene botta. E torna a firmare il sorpasso (aveva giù superato il liceo Cecioni nel 2022). Con 383 nuovi iscritti (a fronte dei 389 dello scorso anno): a giugno usciranno 14 quinte e per settembre la dirigente chiederà ben 16 nuove prime classi. Il segno è +.

Dirigente pur con numeri leggermente minori comunque torna a essere la scuola più scelta. Perché secondo lei?

«Sicuramente passione, rigore che pretendo sia dagli insegnanti che dai ragazzi, un corpo docente molto attento alla formazione e agli specifici bisogni di apprendimento dei ragazzi senza tralasciare l’ascolto rispetto alle problematiche adolescenziali: per me gli studenti sono al centro del sistema. Ovviamente anche la nostra progettualità molto all’avanguardia che guarda al sostegno all’apprendimento, alla lotta contro la dispersione scolastica e alla formazione. Non ultima l’offerta formativa del nostro istituto è molto spendibile sia nel mondo del lavoro per chi decide di non continuare gli studi, sia per chi vuole andare all’università. Tutto questo ci premia».

Lei oggi ha una scuola suddivisa in una sede e due succursali. Per settembre c’è il rischio di non avere più in uso la Palazzina Cemento di piazza Due Giugno?

«Abbiamo un successo notevole di cui la Provincia deve tener conto: alla luce del dibattito cittadino sulla carenza di spazi scolastici rispetto alle iscrizioni, dico che l’Iti è pronto a lasciare la Palazzina Cemento alla scuola di competenza ovvero l’istituto Orlando se ci verrà restituito l’edificio 1 all’interno del nostro istituto, in uso da anni al liceo Cecioni».

Se la risposta da parte della Provincia fosso no?

«Allora diciamo che se si va verso una redistribuzione degli spazi, anche noi vogliamo ciò che era nostro, quindi l’edificio 1 di via Zola».

Tra i tanti progetti in essere, lei ha deciso di dare la possibilità ai suoi studenti che vengono sospesi di rendersi utili per la collettività. Una forma di cittadinanza attiva sia con la Caritas che con l’associazione Reset.

«Quella con l’associazione Reset è una nuova convenzione insieme a quella decennale con la Caritas: è per noi un modo alternativo e significativo di far fare e esperienza di cittadinanza attiva agli studenti che vengono sospesi. Ovviamente devono avere dai 16 anni in su, previo consenso dei genitori».l


 

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana: esondano i torrenti. Giani: «Nel Pisano situazione drammatica». Cecina: centro commerciale nel fango

Sportello legale