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Livorno, tac e risonanze tutte le domeniche fino a marzo. Allarme per la mancanza di personale

Livorno, tac e risonanze tutte le domeniche fino a marzo. Allarme per la mancanza di personale

Nel 2023 il reparto di Radiologia ha tagliato le liste d’attesa con oltre 36mila prestazioni. Mancano sei specialisti

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LIVORNO. Fanno parte della schiera di quelli che in epoca Covid venivano chiamati “angeli”. E angeli, lo sono ancora i medici, gli infermieri e i tecnici dell’Asl. Solo che la gente non lo dice più, dando tutto per scontato.

Stiamo parlando in questo caso, dell’Unità Operativa di Radiologia e dell’attività che ha svolto nel 2023, in particolare attivando il servizio di Tac e risonanze magnetiche anche la domenica. Servizio straordinario che si è concluso domenica 18 dicembre, ma che ripartirà anche nel 2024.

Spiega la dottoressa Maria Gallo, che fa parte dell’equipe diretta dal primario Michele Malventi. «L’attività di abbattimento delle liste d’attesa, rientrante in un progetto regionale, si è conclusa in questi giorni, ma la direzione sanitaria dell’Asl ha deciso il prolungamento per otto settimane con la possibilità di eseguire 18 ore settimanali di ecografie, 24 ore settimanali di Tac e anche di risonanza. Partiremo l’8 gennaio e saremo sempre attivi fino a marzo».

I progetti

Quello regionale, partito lo scorso marzo, prevedeva ore straordinarie di esami per l’abbattimento delle liste di attesa, rivolte in parte a pazienti Cord per quanto riguardava risonanze ed ecografie, ma anche aperte ad altri pazienti.

«Abbiamo mantenuto le prestazioni che c’erano prima del Covid, riuscendo a dare una risposta a tutta l’area vasta, Livorno e provincia, ma anche ad altre aree della zona di Firenze e Siena».

La squadra

L’attività è andata avanti nonostante la penuria di personale, grazie al lavoro di una squadra di medici radiologi guidata da Malventi e formata da Maria Gallo, Rudy Bachini e Chiara Franchini (importante il suo apporto nelle tac virtuali al colon), dal referente delle risonanza alla prostata Roberto Della Corte, Stefano Toscano prossimo alla pensione, Beatrice Eligi, Alessandra Giacobbe, Annarita Masia, Laura Caporali, Sonia Dotti, Lucia Critelli. A cui vanno aggiunti «chi si impegna anche a livello amministrativo, come Stefania Rossi e Carla Martinelli per quanto riguarda i tecnici».

Un gruppo che ha nel 2023 garantito 300 prestazioni ecografiche e di Tac al mese soltanto da richiesta del Cord, circa 10mila risonanze, e un totale di 26mila tac, nonostante problemi con lo strumento di pronto soccorso che prossimamente sarà sostituito e che non ha permesso di lavorare spesso in condizioni ottimali. Ma l’attività si amplia anche alle necessità della Pediatria, allo screening delle anche e alle esigenze della Chirurgia vascolare con esami particolari.

I malati oncologici

«Siamo contenti – dice Gallo – anche perché siamo riusciti a dare risposta ai malati oncologici. Ci sono terapie sperimentali che comportano esami ogni 20 giorni e nonostante notevoli difficoltà, siamo riusciti a dare risposte. Facciamo controlli per problemi ematologici, tumori al polmone, al colon. E poi la dermatologia, con i tanti casi a Livorno di melanoma».

Il taglio alle liste d’attesa

«Il programma – spiega Gallo – ha permesso l’accesso a cure sanitarie di persone che altrimenti non avrebbero trovato spazio. Cito un esempio: un uomo di 40 anni che fatta l’ecografia da un privato e con una importante lesione ad un rene riscontrata, attraverso un grande lavoro di rete con il dottor De Maria contattato dalla sottoscritta nel tardo pomeriggio di un giorno qualunque, la mattina successiva alle 7,30 è stato visitato. È l’esempio di come in ospedale si lavori in rete con gli altri reparti».

Le difficoltà

I ritmi sono alti, la domenica anche per chi fa diagnostica è un giorno come gli altri e la buona volontà serve ma fino a un certo punto. A breve, come dicevamo, il dottor Toscano andrà in pensione e i ranghi scemeranno. «Da cinque anni i numeri non mentono e nell’area vasta siamo quelli che hanno i migliori risultati, dando una mano anche a Massa che era in carenza di personale, consentendo anche ad alcuni colleghi di prestare servizio all’Elba su carenza di personale che c’è sull’isola, facendoci carico del plus di lavoro che resta in continente – continua Gallo –. E qui è bene non dimenticare che abbiamo a che fare con cittadini, con persone. Ciascuno deve mettersi nei panni di un paziente e chiedersi cosa vorrebbe trovare se fosse dall’altra parte: cortesia, disponibilità, tempestività nel dare risposte. L’auspicio è che si faccia un passo avanti. Almeno sei medici in più e, a cascata, le altre componenti tutte estremamente importanti. Manca il turnover per chi va in pensione. Sono arrivati ragazzi giovani, formati sulla gestione delle macchine “pesanti” ma ne occorreranno altri con l’arrivo di quelle nuove. Come la tac di pronto soccorso e quella istituzionale, macchine top di gamma che non hanno tutte le strutture pubbliche ma che necessitano di figure professionali in grado di sfruttarle al massimo. Per lavorare in maniera più veloce e attinente ai requisiti clinici. ù

«Una risposta dall’azienda, sarebbe gradita – chiude la dottoressa Gallo – anche perché proseguire su questa strada è davvero estenuante».

 

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