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Livorno, è caos traffico tra rotatorie e strettoie. Il sindaco: «Così possiamo evitare l’effetto imbuto»

di Claudia Guarino
Livorno, è caos traffico tra rotatorie e strettoie. Il sindaco: «Così possiamo evitare l’effetto imbuto»

Luca Salvetti: «Ma per Porta a Mare file straordinarie solo nella giornata di venerdì scorso»

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LIVORNO. Un quarto d’ora per percorrere un chilometro e mezzo. Da via della Cinta Esterna a piazza Orlando. Quando? Venerdì scorso intorno alle 11. 30. Perché? Per il combinato tra l’inaugurazione delle Officine Storiche a Porta a Mare e l’apertura delle scuole. «È vero, venerdì c’è stato più traffico del solito. Ma solamente venerdì. Da sabato la situazione è tornata la stessa di sempre». Il che non significa classificarla come rosea. Il sindaco Luca Salvetti sa che quello è il punto più critico della città, in quanto a strade congestionate dal traffico. Anche se non è l’unico.

Sindaco, venerdì scorso, dopo l’inaugurazione del nuovo centro commerciale a Porta a Mare, c’era un caos pazzesco per strada

«È vero, venerdì il traffico (con le Officine appena inaugurate, ndr) in quella zona è stato più intenso. Ma le telecamere hanno mostrato che già dal sabato la situazione era tornata la stessa di sempre. Cioè traffico scorrevole eccetto nelle fasce orarie di punta: dalle 12. 30 alle 13. 45 e dalle 17 alle 19».

Al di là del centro commerciale, che esaspera le code, che nel tratto compreso tra i Quattro Mori e piazza Mazzini ci sia un problema di traffico è evidente

«Sì, guardando la città nel complesso, quello è l’unico punto dove si rischia di fare la fila, anche se lo spostamento della fermata del bus (quella di piazza Mazzini, ndr) ha migliorato la situazione».

Però il semaforo di piazza Mazzini è rimasto in funzione con le usuali modalità

«Quello del semaforo è un tema da affrontare perché in effetti contribuisce a creare l’effetto imbuto».

Da affrontare in che modo?

«Potremmo pensare a realizzare un sottopasso, per esempio. Potrebbe essere un’alternativa. Chiederò ai tecnici se è un’opzione realizzabile».

C’è chi ritiene che a creare l’effetto imbuto contribuisca anche la pista ciclabile sugli Scali Novi Lena. Eliminarla è proprio impossibile?

«Sì, perché così facendo verrebbe meno la continuità della ciclabile. Ma potremmo pensare a spostarla».

Dove?

«Potrebbe essere collegata a quella (attualmente ancora da concludere, ndr) in via Edda Fagni tramite il ponte dei francesi. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di prevedere un tratto a sbalzo».

E da dove passerebbe, dai palazzi?

«No, sopra le cantine e gli scalandroni».

Resterebbe comunque il problema del traffico bloccato alle rotatorie

«Lo so. La rotatoria ai Quattro Mori e quella al Nautico sono piccole, strette e mal progettate. Ed ecco che il traffico si blocca».

Perché non toglierle?

«Sono state realizzate con fondi europei e non potevano essere toccate per cinque anni altrimenti saremmo stati costretti a restituire i soldi».

Quanto manca alla scadenza dei cinque anni adesso?

«Dovremmo esserci».

Quindi che cosa potrebbe essere realizzato al posto delle rotonde?

«Le rotonde ai Quattro Mori e del Nautico, che sono da riprogettare, non possono essere allargate. Quindi deve essere trovata un’altra soluzione. Una potrebbe essere rimettere il semaforo. Ci lavoreremo e vedremo quale sarà, alla fine, l’opzione migliore».

Un’altra rotonda da ripensare è quella a Barriera Margherita, anche perché salterà comunque quando i lavori di stombamento del rio Maggiore arriveranno sul viale Italia

«Sì, la rotatoria sarà smantellata e ne sarà progettata una diversa. Anche le fermate del bus devono essere spostate».

Guardando al lungomare ci sono altri nodi relativi al traffico secondo lei?

«Sicuramente Quercianella e il traffico dei mezzi pesanti. Questa estate l’ordinanza che vieta il transito del camion è entrata in vigore prima del solito. E la polizia municipale ha effettuato controlli mirati facendo anche delle sanzioni. Credo che tutto questo sia servito a gestire meglio il traffico».

E la ciclabile di Antignano?

«Il cantiere ha creato un restringimento della carreggiata, ma siamo riusciti a mantenere tutti i posti auto e i riscontri ci dicono che le auto vanno più lente e questo è positivo e che comunque il traffico scorre molto bene su tutto il viale di Antignano. Gli attraversamenti pedonali sul viale Italia, d’altra parte, hanno permesso una diminuzione degli incidenti del 36 per cento».

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