Livorno, esce dal carcere 17 mesi dopo l'omicidio: «È come se Nazzario lo avessero ucciso di nuovo»
La rabbia del livornese Marco Brucioni, il figlio della compagna dell'anziano ammazzato: «Così la vita non vale nulla, la giustizia non esiste»
LIVORNO. «Affranto? No, sono incazzato come una iena. Così, il tribunale, Nazzario lo ha ucciso di nuovo. Evidentemente la sua vita non vale niente se basta chiedere scusa in un’aula di tribunale per essere scarcerato. Alla fine, in cella, lui non c’è stato nemmeno un anno e mezzo. Cerrai era un servitore del popolo, una persona che ha lavorato una vita intera per poi andare in pensione, e così non c’è neanche il rispetto per i familiari».
A parlare è Marco Brucioni, ristoratore e proprietario del “Ci Piace” di via Bacchelli, a Porta a Terra, e soprattutto figlio della compagna di Nazzario Cerrai, il novantaquattrenne ucciso il 27 agosto 2021 nella sua casa di via Garibaldi. Giacomo Casalati, il saldatore di 47 anni arrestato una settimana dopo il delitto, è stato condannato a 23 anni di reclusione per omicidio volontario, una pena che fra pochi giorni sconterà dai domiciliari.
Brucioni, che cosa pensa di questa decisione?
«Sono indignato, una decisione inammissibile. Così passa il messaggio che puoi uccidere, pentirti e tornartene a casa. La giustizia, evidentemente, non esiste».
Casalati dovrà rimanere agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
«Un braccialetto elettronico può impedirti di uccidere una persona? Puoi levartelo, uscire e farti i cavoli tuoi. Io, per un reato assai meno grave, non ho potuto assistere al funerale di mio fratello a pochi giorni dalla fine della detenzione. Lui, invece, ha iniziato ora il carcere ed è già a casa...».
Cosa pensa della condanna a 23 anni?
«Una pena che sarebbe congrua per un normale omicidio, ma qui c’è stata tantissima cattiveria. Strano che il tribunale non l’abbia ravvisata.
La compagna, invece, dall’omicidio è stata assolta.
«Non sono d’accordo con questa decisione, anche perché comunque lei era coinvolta. Lei sapeva dove Nazzario teneva nascosti i soldi e i gioielli. l
S.T.
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