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In sei mesi 123 interventi per i volontari in servizio al presidio dell’interporto

Claudia Guarino
Il punto di primo soccorso dell'inteporto
Il punto di primo soccorso dell'inteporto

Due anni e mezzo di attività per il posto fisso di soccorso della Pubblica assistenza di Collesalvetti

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COLLESALVETTI. Centoventitré interventi nei primi sei mesi del 2022, due anni di attività, due persone per turno e una auto in servizio costante. Sono i numeri del presidio di pronto soccorso che la Pubblica assistenza di Collesalvetti gestisce all’interno dell’interporto di Guasticce. Un servizio essenziale, che garantisce da una parte la presenza di personale per le necessità quotidiane (misurazione della pressione, lievi malori e quant’altro) e dall’altra offre un pronto intervento in caso di incidenti più gravi. Funziona così: o ci si presenta nella zona di pronto soccorso o i volontari ricevono una chiamata d’emergenza. Nel secondo caso si preparano ed escono dalla loro sede allestita all’interporto. Prendono l’auto di servizio e si dirigono verso il luogo dell’incidente, se di incidente si tratta.

Qualche giorno fa, per esempio, un camionista è stato colpito al volto, durante alcune operazioni di carico e scarico, da un pancale trasportato da un forklift. I primi a intervenire sono stati proprio i volontari della Pubblica Assistenza di Collesalvetti presenti al pronto soccorso dell’interporto, che hanno raggiunto il camionista con l’auto. Poi sono arrivate le ambulanze inviate dalla centrale operativa del 118 e il camionista è stato trasportato al pronto soccorso.

Qualche mese prima c’è stato un altro incidente sul lavoro, con un operaio di 25 anni rimasto ferito a una gamba con la mola. Si era procurato un taglio di circa cinque centimetri sotto un ginocchio e, anche in quel caso, è stato soccorso in primis dai volontari del posto fisso della Pubblica assistenza di Collesalvetti. Dal febbraio del 2020, mese e anno dell’inaugurazione, il posto fisso Anpas allestito all’interporto è andato incontro a qualche cambiamento, ma non ha mai perso la sua essenza. E i volontari portano avanti il loro lavoro giorno dopo giorno, con entusiasmo e impegno.

«Abbiamo iniziato con un ufficio diviso in due – racconta Roberto Rugiadi – e adesso abbiamo un’infermeria, la sala per l’accoglienza, quella per l’attesa e un ambulatorio». Il tutto per un servizio che permette veloci tempi di reazione in caso di incidente e dà la garanzia di un presidio per chi ne ha bisogno. Non sette giorni su sette, ma quasi.

I volontari, infatti, sono in servizio tutto il giorno dal lunedì al venerdì e ci sono anche il sabato mattina. E gli interventi di soccorso effettuati in questi due anni sono davvero molti tra ferite, contusioni e punture di insetti. Tra incidenti stradali, malori e controllo dei parametri vitali. Il tutto con una squadra di volontari formati alla perfezione. «Qui – conclude Roberto Rugiadi – prestano servizio solamente coloro che hanno frequentato il livello avanzato del corso per soccorritori».l


 

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