Addio Anna Maria Bernieri, solo 68 anni e tanti progetti nel cassetto: il ricordo della scrittrice
Livorno, tra poesie e storie era anche la voce del mondo femminile
LIVORNO. Anna Maria Bernieri se ne è andata improvvisamente nel sonno, in silenzio. Lei che delle parole era regina, parole scritte e studiate, decine di pubblicazioni e la stima e l’affetto di un pubblico che andava ben oltre i confini livornesi, volava oltre la sua terra e oltre la grande rete di amicizie livornesi e toscane che era riuscita a creare attorno a sé grazie alla sua empatia, alla simpatia e alla grande professionalità.
Aveva solo 68 anni Anna Maria e tanti progetti nel cassetto. Nei giorni scorsi avrebbe dovuto partecipare a un incontro sul libro “Donne nell’Ottocento: rivendicazioni e cultura femminile” dell’ammiraglio Luigi Donolo, in programma al Cisternino di Città. Una brutta influenza l’aveva costretta a rinunciare ma continuava a rassicurare gli amici che presto sarebbe tornata al suo lavoro. Invece il cuore di questa autrice vulcanica , scrittrice, poeta e ricercatrice, si è fermato all’improvviso e il marito Enzo l’altra mattina l’ha trovata senza vita nel letto .Immenso il dolore e lo sconforto dei familiari, degli amici e di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato con lei.
Lei sempre in prima fila per dare voce alle donne, soprattutto donne del passato, e per dare voce alle emozioni con poesie come ”I gatti e le stelle”, “In loro nome” o “Trame d’oro”, “Con il cuore e con l’anima”, “Il drago, sir Nier e la Colombella”, che amava recitare in pubblico.
Tra i suoi libri che maggiormente hanno lasciato il segno, continuando ad essere oggetto di presentazioni e approfondimenti, “Madri costituenti Storia di una speranza incompiuta”, “Cristina Trivulzio di Belgioioso – Una bellezza assetata di verità”, ma anche “ Angelica Palli Bartolommei – L’amore e il mare”.
Di donne soprattutto scriveva Anna Maria ed ora, tra i tanti che vogliono ricordarla, c’è il Centro Donna di Livorno-Associazione Ippogrifo: «Anna Maria Bernieri è stata una di noi, qui al Centro Donna, luogo dove trovarsi, incontrarsi e darsi valore. Frequentando il Centro, Anna Maria si è impegnata a portare alla luce le parole delle donne, le loro azioni, squarciando il velo d’ombra che copre la memoria femminile». «Sorridente e positiva - la ricordano al Centro Donna - si sedeva alla scrivania per condividere i contenuti delle iniziative. Insieme abbiamo ragionato su come esaltare il valore di questo spazio, non solo come punto di riferimento per le politiche di genere, ma anche come luogo dove far emergere i talenti femminili e sede privilegiata per il rafforzamento della solidarietà, spesso così precaria, fra donne. Invitata a presentare le sue opere in tantissime città d’Italia, oltre che a Livorno, Anna Maria è rimasta legatissima al Centro Donna».
Doloroso stupore quindi per questa perdita improvvisa: «Stavamo lavorando insieme a un progetto - dice commossa Cecilia Gambacciani - negli ultimi giorni era stata poco bene ma non sembrava certo una cosa grave».Il caffè lettarario “La cicale operose”, dove Bernieri ha tenuto numerosissimi incontri, la casa editrice Mani di Strega con la quale Bernieri aveva pubblicato molte opere, moltissime amiche che con lei condividevano l’amore per la scrittura e per l’arte in queste ultime ore hanno voluto dedicarle parole piene di affetto anche in versi e stringersi forte attorno alla famiglia, al marito Enzo e al figlio Federico.