Il Tirreno

Livorno

Piccoli studenti a scuola di polizia

Piccoli studenti a scuola di polizia

La questura presenta due nuove volanti e apre le porte ai bimbi delle Albertelli

29 gennaio 2013
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LIVORNO. Due nuove “pantere” entrano a far parte della squadra delle volanti della polizia di Livorno. Il parco macchine della questura, utilizzato per il controllo del territorio, si è arricchito di due autovetture specializzate modello Fiat Bravo che affiancano le Alfa Romeo 159 già in uso.

La presentazione delle auto si è svolta nel piazzale all’interno della sede in viale Boccaccio con il questore Marcello Cardona, il vicequestore Walter Delfino, don Placido Bevinetto, padre spirituale della Polizia, che ha benedetto le automobili, e due classi della scuola Albertelli del circolo Brin che hanno potuto ammirare le “pantere” da vicino. Gli alunni sono stati accolti dagli agenti delle volanti che hanno mostrato loro le nuove auto, in tutte le peculiarità. I poliziotti hanno risposto alle domande dei bimbi, che erano entusiasti dell’esperienza a tu per tu con i protagonisti e con gli strumenti della sicurezza. I piccini hanno ascoltato le spiegazioni e toccato con mano le vetture.

«Un grazie al capo della Polizia, Antonio Manganelli – dice Cardona - che ci ha assegnato due vetture quando ci sono realtà italiane che necessitano di controlli maggiori. Il parco macchine passa così da 6 a 8 ed entro giugno avremo altre 4 auto. Ogni giorno – prosegue il questore - vengono svolti 4 turni di controllo sul territorio, ciascuno di 6 ore, impiegando 3-4 volanti per turno, questo fa sì che Livorno sia la prima città della Toscana ad avere il maggior numero di vetture per il pattugliamento della città».

Le due Fiat Bravo hanno caratteristiche diverse rispetto alle auto già in dotazione: «Il parabrezza e i vetri delle portiere hanno una maggiore schermatura antiproiettile – spiega il commissario capo Olga Arganese, neo dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico - con uno speciale pannello che, in caso di conflitto a fuoco, scende fino a terra e protegge gli agenti dalle pallottole anche con lo sportello aperto».

Le auto, poi, sono più strette e corte rispetto alle altre, per garantire un pattugliamento migliore in città poiché possono muoversi in modo più comodo per le vie del centro. «Le nuove vetture fin da subito transiteranno in città – ha detto Cardona - e questo renderà il controllo sul territorio più capillare e aumenterà la sicurezza».

Valeria Cappelletti

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