Il Tirreno

Livorno

Da paese a crocevia dell'area costiera

Sara Luperini
Tra Bacci e Kutufà il sindaco di Pisa Filippeschi
Tra Bacci e Kutufà il sindaco di Pisa Filippeschi

Collesalvetti commemora i 200 anni insieme agli ex sindaci

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 COLLESALVETTI. Stretta di mano e foto di rito ufficiale. Si è aperta così la seduta del consiglio comunale dedicato ai duecento anni della fondazione del Comune di Collesalvetti. «Forti della storia e dei valori che ci accomunano» ha sottolineato il Presidente Monica Barsacchi «oggi, vogliamo, non solo ricordare il passato ma, soprattutto, guardare al nostro futuro. La ricerca delle prospettive infatti, nasce dalla conoscenza delle proprie radici ed il riconoscimento della propria identità». Passato e presente dunque, che si intrecciano tra loro, specie durante il ricordo di quel 2 aprile 1810, quando, il prefetto, nominò primo cittadino, il ventiquattrenne avvocato Giuseppe Del Paio. Oggi, come allora, alla guida del Comune di Collesalvetti un giovane consapevole delle difficoltà a cui tutti i giorni i Comuni devono far fronte ma, contemporaneamente, pronto, ad accompagnare per mano la sua comunità verso uno sviluppo concreto. «In duecento anni - ha spiegato Lorenzo Bacci, sindaco - questo Comune è divenuto cerniera decisiva ed è difficile pensare che Collesalvetti sia sovrapponibile alle esigenze di Livorno, nonostante ci siano dei punti di contatto. La sfida, è quella di riuscire a superare gli ostacoli attraverso i giusti stimoli e riavvicinando i cittadini al mondo della politica, oggi scoraggiati da un linguaggio incomprensibile». Una riflessione puntuale, quella di Bacci, accompagnata dalle parole del presidente di Legautonomie e sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, che non ha mancato di sottolineare quanto il Comune di Collesalvetti sia tessuto solido e coeso. Ad aprire il capitolo dedicato alla storia, Marzino Macchi, figlio di Macchiavello, primo sindaco di Collesalvetti dopo la Liberazione. «Se Macchiavello fosse qui si commuoverebbe nel vedere riuniti i sindaci di questo comune». A partire da Cesare Mantellassi, passando per Roberto Barsacchi, Mario Fantozzi, Monica Lischi, fino ad arrivare a Nicola Nista. Uomini che hanno contribuito a rendere il Comune di Collesalvetti, un territorio a vocazione agricola pronto a decollare anche dal punto di vista industriale.
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