Il Tirreno

Livorno

Il sopralluogo

Il sottosegretario alla Giustizia visita il carcere di Livorno: «Assunti nove agenti»


	Al centro il sottosegretario Delmastro con alcuni agenti della penitenziaria labronica (foto Daniele Stefanini/Silvi)
Al centro il sottosegretario Delmastro con alcuni agenti della penitenziaria labronica (foto Daniele Stefanini/Silvi)

Andrea Delmastro Delle Vedove annuncia rinforzi per la polizia penitenziaria labronica: «E abbiamo licenziato nuovi corsi per migliaia di allievi. Qui non c’è il problema sovraffollamento»

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LIVORNO. «Per rafforzare la polizia penitenziaria abbiamo assunto 1.471 agenti e licenziato corsi per 300, 1.758 e 1.713 allievi. Alle Sughere, dopo il 181° corso, ne arriveranno nove. Per fortuna questo non è un istituto penitenziario che soffre del problema sovraffollamento, che comunque a livello nazionale c’è e stiamo fronteggiando. Ogni detenuto costa 137 euro al giorno e un terzo della popolazione carceraria è reclusa per reati legati a problemi di tossicodipendenza. Noi vogliamo che queste persone scontino le pene in comunità terapeutiche. Mentre un terzo è anche straniero: con il piano Mattei stiamo lavorando per eseguire le sentenze penali italiane nei Paesi di provenienza».

A parlare, davanti al carcere di via delle Macchie, è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. L’esponente di Fratelli d’Italia è arrivato a Livorno per un tour dei penitenziari toscani «per raccogliere criticità e segnalazioni direttamente da chi lavora alle Sughere». 

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