Il Tirreno

L'Fbi indaga per un «apparente tentativo di assassinio» nei confronti di Donald Trump. Il fatto è accaduto attorno alle 14 americane mentre l'ex presidente stava giocando a golf nel suo campo a Palm Beach in Florida.

Cosa è successo

Il tycoon, secondo le prime ricostruzioni, si trovava tra la buca 5 e la buca 6 del percorso quando gli uomini della sicurezza avrebbero individuato la canna di un fucile retta da un uomo sporgere da una recinzione. Immediata la decisione di fare fuoco nei confronti dell'assalitore che, dopo essere fuggito fra i cespugli, sarebbe poi salito su una Nissan nera. La targa del veicolo però è stata individuata da un testimone. Una informazione chiave che ha permesso alle forze dell'ordine di intercettare il sospettato lungo la Interstate 95. Al momento del fermo l'uomo era disarmato e non avrebbe fatto dichiarazioni. Si tratterebbe di un 58enne originario delle Hawaii.

Il fucile e la GoPro

Sul luogo dove il sospettato si era appostato sono stati trovati uno zaino, una telecamera GoPro, e un fucile Ak-47. Trump si trovava a 4-500 yard (circa 400 metri) dal presunto attentatore. «Ci sono stati degli spari nelle mie vicinanze, ma prima che le voci inizino ad andare fuori controllo, volevo dirvi che sono al sicuro e vivo», ha scritto Trump in una e-mail ai suoi sostenitori. «Niente mi rallenterà, non mi arrenderò mai», ha aggiunto.

Le reazioni e il caso Swift

Il presidente americano Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris si sono detti «sollevati» dal fatto che Trump non abbia avuto conseguenze dall'accaduto. «La violenza non ha posto in America», ha aggiunto la candidata democratica alla Casa Bianca. Poche ore prima del fatto il tycoon si era scagliato sul social media "Truth” contro la popstar Taylor Swift. Nei giorni scorsi la cantante aveva dato il suo endorsement all'attuale vicepresidente Kamala Harris con un post dove si era firmata 'gattara senza figli', l'epiteto con cui JD Vance, il candidato di Trump alla vicepresidenza, aveva definito le esponenti democratiche. «Io odio Taylor Swift» le parole usate dall'ex presidente.

Il precedente

Dopo quanto accaduto al golf club Trump ha fatto ritorno alla sua residenza a Mar-a-Lago. Il presunto attentato arriva a poco più di due mesi di distanza da quando il candidato repubblicano alla presidenza era stato colpito da un proiettile all'orecchio durante un comizio in Pennsylvania. In quella occasione l'attentatore, il 20enne Thomas Matthew Crooks, venne ucciso dal Secret Service, l’agenzia del governo Usa incaricata della sicurezza dei presidenti. Il ritardo nell'intervento però scatenò le polemiche. In questo caso, invece, la reazione è stata decisamente più pronta.