Il Tirreno

La spiegazione

Spagna e Portogallo al buio, così in 5 secondi si sono “spenti” due Paesi: cosa ha causato il collasso dell’energia elettrica


	La metro di Madrid al buio (Foto: LaPresse)
La metro di Madrid al buio (Foto: LaPresse)

A spiegare i motivi del collasso della rete elettrica nella penisola iberica è stata Red Eléctrica, l’ente responsabile della gestione, attraverso una conferenza stampa tenuta dal direttore operativo Eduardo Prieto

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Metropolitane evacuate, cellulari in tilt, negozi al buio. Tanta paura e scene apocalittiche. Nella giornata di lunedì 28 aprile Spagna e Portogallo sono rimaste al buio per un clamoroso blackout. E il giorno dopo – mentre la situazione torna lentamente alla normalità – si scoprono le cause di quanto accaduto.  

La spiegazione

Un'interruzione improvvisa e massiccia dell'energia ha lasciato al buio gran parte della penisola iberica. A spiegarne i motivi è stata Red Eléctrica, l’ente responsabile della gestione della rete in Spagna, attraverso una conferenza stampa tenuta dal direttore operativo Eduardo Prieto. Secondo la ricostruzione preliminare, tutto è iniziato alle 12:33 con un primo calo anomalo di potenza, al quale la rete ha reagito in modo autonomo, riuscendo a stabilizzarsi in una frazione di secondo. Tuttavia, un secondo e più grave sbalzo si è verificato appena 1,5 secondi dopo. A peggiorare ulteriormente la situazione, circa due secondi più tardi, è stato il distacco della connessione elettrica tra Spagna e Francia, provocato dall’instabilità complessiva del sistema.

Il collasso

Da quel momento la rete è stata travolta da una perdita ingente di energia proveniente da fonti rinnovabili, che ha innescato un collasso totale. In soli cinque secondi, l’intero sistema è passato da uno stato di equilibrio a un blackout esteso. L’epicentro del guasto è stato localizzato nella regione dell’Estremadura, nel sud-ovest del paese. Proprio da lì, secondo le prime ipotesi, sarebbe partita l’anomalia legata – con ogni probabilità – alla produzione di energia solare. Al momento dell’incidente, circa il 78% della corrente elettrica immessa in rete derivava da fonti rinnovabili e nucleari. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, citato da Reuters, ha escluso che la causa dell’interruzione sia da attribuire a un surplus di produzione verde o a una flessione nella generazione nucleare. Ha inoltre annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta per chiarire quanto accaduto, sottolineando che eventi del genere «non devono più accadere». Infine, sembra perdere peso anche l’ipotesi di un attacco informatico. Prieto ha confermato che dalle analisi iniziali non risultano segnali di violazioni ai sistemi di sicurezza: «Possiamo escludere, in via preliminare, qualsiasi intrusione o evento di natura cibernetica».

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