Consumi
Bollette, un maxi sconto di tre mesi: l’idea del governo, le altre novità e il giorno della decisione
Ecco tutto ciò che si trova sul tavolo del ministero in attesa del consiglio dei ministri
Il governo sta intensificando i preparativi per il nuovo pacchetto di misure contro l'aumento dei costi energetici, che sarà presentato al Consiglio dei ministri venerdì 28 febbraio, insieme al disegno di legge delega relativo al nucleare. Giovedì 27 febbraio si è svolta una nuova riunione a Palazzo Chigi, alla quale ha partecipato anche la premier Giorgia Meloni, con i ministri competenti, tra cui Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, e alcuni esperti tecnici. L'obiettivo era trovare un compromesso che garantisca interventi concreti e visibili, come richiesto dalla stessa premier. Nonostante gli sforzi, la disponibilità finanziaria rimane limitata, il che rende difficile bilanciare le esigenze di supporto alle famiglie più vulnerabili, particolarmente colpite dagli aumenti di energia, con la necessità di inviare un segnale anche alle imprese, che, negli ultimi giorni, hanno intensificato le richieste di aiuto.
La posizione della premier
La soluzione definitiva non è ancora stata trovata, ma sono in corso discussioni su diverse proposte, con l’obiettivo di concentrare le risorse disponibili - circa 2,8-2,9 miliardi, recuperati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - nel breve periodo, per rendere le misure il più efficaci possibile. La premier Meloni ha chiesto che gli interventi riducano l'impatto del caro prezzi. Tra le opzioni in esame c'è quella di un aiuto maggiore per i soggetti più vulnerabili, rispetto alla proposta iniziale di aumentare a 15.000 euro (rispetto agli attuali 9.530) la soglia ISEE per l'accesso al bonus sociale, destinato a famiglie in difficoltà economica o fisica.
La proposta di concentrare le misure su un periodo di tre mesi
Una delle soluzioni più accreditate al momento è quella di limitare a tre mesi l’aumento del bonus, portandolo a 20.000 euro, con un adeguamento proporzionale anche per le famiglie numerose, quelle con almeno 4 figli, che oggi hanno una soglia di accesso fissata a 20.000 euro. L’Arera, che ha partecipato alla riunione, è stata incaricata di calcolare con maggiore precisione il numero di persone che potrebbero beneficiare degli aiuti, utilizzando i dati ISEE (che indicano circa 7 milioni di potenziali beneficiari) e incrociandoli con le informazioni contenute nel sistema informativo delle utenze energetiche. L’obiettivo è garantire che gli aiuti siano immediatamente percepibili nelle bollette delle famiglie in difficoltà.
Il capitolo imprese
Un altro tema in discussione riguarda il sostegno alle imprese. Le risorse disponibili sono limitate e gran parte di esse sono già destinate all’aumento del bonus per le famiglie. Le opzioni al vaglio includono la possibilità di anticipare le compensazioni per i costi indiretti derivanti dal sistema delle emissioni (Ets), che sembra essere la soluzione meno complessa, oppure estendere il raggio d’azione a misure aggiuntive, come quelle legate all’energia idroelettrica, che deve affrontare il problema dei rinnovi. A questo proposito, sono stati avviati dei contatti con Bruxelles e sono state proposte diverse opzioni: dalla possibilità di legare i rinnovi alla cessione di diritti sull'energia prodotta al GSE, a quella di riassegnare le concessioni scadute o in scadenza ai concessionari, purché presentino piani di investimento a lungo termine. Tuttavia, non è ancora stata presa una decisione finale.