Il Tirreno

Musica: il lutto

Gianni Pettenati, è morto il cantante di Bandiera Gialla


	Gianni Pettenati
Gianni Pettenati

Era nato a Piacenza il 29 ottobre 1945. Nel 1965, a 20 anni, vinse il Festival di Bellaria ed entrò nella band degli Juniors, con la quale incise un anno dopo il suo primo 45 giri

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È morto a 79 anni, nella sua casa di Albenga, a Savona, Gianni Pettenati, cantante reso celebre negli anni Sessantas dalla hit Bandiera Gialla.

La tragica notizia

L’annuncio della sua morte, avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 febbraio, è stato dato dalla figlia Maria Laura con un post sui social: «Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l'amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l'adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata».

Gli esordi
Pettenati era nato a Piacenza il 29 ottobre 1945. Nel 1965, a 20 anni, vinse il Festival di Bellaria ed entrò nella band degli Juniors, con la quale incise un anno dopo il suo primo 45 giri, Come una pietra che rotola, versione italiana di Like a Rolling Stone di Bob Dylan. Nel 1967 arrivò il successo che gli valse una intera carriera, Bandiera gialla, anche qui una cover in italiano di un altro brano, The Pied Piper, registrato nello stesso anno in inglese da Patty Pravo come lato B di Ragazzo Triste, diventata molto più popolare della sua versione originale. La lista di cover italianizzate proseguì poi con Il superuomo (Sunshine Superman di Donovan) e il suo lato B Puoi farmi piangere (I Put a Spell on You di Screamin' Jay Hawkins nella versione di Alan Price).

In gara a Sanremo
Nella sua carriera si ricordano anche due partecipazioni al Festival di Sanremo: nel 1967 insieme a Gene Pitney, con il brano scritto da Mogol La rivoluzione, classificandosi 13° alla pari con Giorgio Gaber, e l'anno dopo insieme ad Antoine con La tramontana, qualificandosi per la finale e chiudendo al quinto posto. Partecipò anche a Un disco per l'estate con Io credo in te e al Cantagiro con Un cavallo e una testa (scritta da Paolo Conte), e Scala Reale, in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.

Critico musicale
Accanto alla carriera da cantante, Pettenati ne condusse una da critico musicale, firmando diversi libri tra cui Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane (Ricordi, con Red Ronnie); Gli anni '60 in America (Edizioni Virgilio); Mina come sono (Edizioni Virgilio); Io Renato Zero (Edizioni Virgilio); Alice se ne va (Edizioni Asefi). Dal 2019, per effetto della legge Bacchelli, gli era stato concesso il vitalizio da 24 mila euro all'anno riservato a cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità.

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