Allarme banconote false, ce ne sono sempre di più: cos’è il metodo “toccare, guardare, muovere”
Cosa occorre fare nel caso in cui si entri in possesso di banconote che si sospetta possano essere false
A livello globale, le contraffazioni di banconote euro ritirate dalla circolazione nel 2024 sono state 554.000, per oltre il 75% nei tagli da 20 e 50 euro. In Italia sono ritirate dalla circolazione, e riconosciute false dalla Banca d'Italia, 121.111 banconote pari al 21,9% del totale, secondo un'elaborazione dell'Adnkronos. Anche in Italia i tagli più falsificati sono stati quelli da 20 e da 50 euro, che rappresentano circa l'87% del totale. I dati sono riportati da Palazzo Koch in occasione della pubblicazione del report della Bce che monitora le falsificazioni. Rispetto al 2023 si registra un incremento delle banconote false in Italia del 15,7% (erano 104.669); mentre rispetto al 2022, quando i biglietti ritirati sono stati 61.637, è quasi raddoppiato (+96,5%).
Il metodo “toccare, guardare, muovere”
Palazzo Koch sottolinea che la conoscenza degli elementi di sicurezza delle banconote è il mezzo più efficace per proteggersi dalle falsificazioni e per evitare la perdita economica che deriva dall'accettazione di una banconota falsa. E ricorda che l'autenticità di qualsiasi banconota in euro può essere verificata con il metodo 'toccare, guardare, muovere': speciali tecniche di stampa conferiscono alle banconote una particolare consistenza; guarda una banconota in controluce, diventano visibili la finestra e la filigrana con ritratto e il filo di sicurezza; muovi una banconota, la finestra nella striscia argentata rivela, in trasparenza, il ritratto di Europa e il numero verde smeraldo produce l'effetto di una luce che si sposta in senso verticale.
Provare a spenderle è un reato
«Una persona che abbia dei dubbi sulla legittimità di una banconota in suo possesso non deve tentare di spenderla, perché tale comportamento costituirebbe un reato; deve invece farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle filiali della Banca d'Italia». In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati al ritiro dalla circolazione redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all'esibitore.
Vengono rimborsate?
Se il Nac della Banca d'Italia accerta la legittimità della banconota «l'esibitore viene rimborsato, senza alcuna trattenuta. In caso contrario all'esibitore non è dovuto alcun rimborso».