Attacco hacker a Intesa San Paolo, provano a bloccare i conti
Il gruppo NoName057(16) ha rivendicato l’azione
Un nuovo attacco informatico ha colpito diverse infrastrutture strategiche italiane. Il gruppo hacker filorusso NoName057(16) ha rivendicato l'azione, prendendo di mira aeroporti (Linate), porti (Trieste e Taranto)e istituti bancari del nostro Paese (Intesa San Paolo). L'operazione, pur avendo un impatto tecnico limitato, assume un significato politico rilevante, specialmente alla luce del fatto che nella rivendicazione viene esplicitamente citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definito "russofobo".
Provano a bloccare la banca
Gli hacker stanno tentando di bloccare l’accesso ai conti della banca. C’è un certo aumento dei numeri di segnalazioni di malfunzionamento sul sito Donwdetector.it, ma al momento i risultati dell’attacco appaiono contenuti.
Il tipo di attacco
Dal punto di vista tecnico, si è trattato di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), che mirano a sovraccaricare i server con un'enorme quantità di richieste per renderli temporaneamente inaccessibili.
L’intervento della cybersicurezza
La Polizia Postale ha già predisposto un'informativa per la Procura di Roma, documentando come nell'ultima ondata siano stati colpiti 14 server, che arrivano a circa un centinaio considerando gli attacchi degli ultimi mesi. L'Agenzia nazionale per la cybersicurezza è intervenuta prontamente per supportare le difese e mitigare gli effetti dell'attacco che, grazie anche alle misure di sicurezza già in atto, sono stati relativamente contenuti.
Questa campagna di cyberattacchi si inserisce in un pattern iniziato con lo scoppio della guerra in Ucraina, ma che ha visto un'intensificazione negli ultimi mesi, evidenziando come il conflitto si combatta anche sul fronte digitale.