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Manovra, Giorgetti alla festa dell’Ottimismo: «I ministri taglino le spese inutili». A cosa punta il governo


	Il ministro Giorgetti
Il ministro Giorgetti

Si cercano fondi: «Altrimenti sarò costretto a fare il cattivo»

13 ottobre 2024
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FIRENZE. «Si tratta di aspettare fino a martedì e tutto sarà più chiaro». Giancarlo Giorgetti invita ad attendere, a mettere un freno allo «stillicidio di interpretazioni» che negli ultimi giorni hanno accompagnato la legge di bilancio.

Il giorno cerchiato in rosso dal titolare del Mef coincide con la data in cuisi riunirà il Cdm che dovrà esaminare il Documento programmatico di bilancio (Dpb), nell’ultimo giorno utile per inviare il testo a Bruxelles. Testo che dovrà contenere le tabelle della prossima finanziaria, ovvero entrate ed uscite da tenere in equilibrio. Il governo che deve reperire quelle risorse necessarie per una manovra intorno ai 24 miliardi. Anche attraverso qualche sacrificio. Ed è su questo punto che Giorgetti intervenendo in videocollegamento alla “Festa del Foglio” a Firenze spedisce il secondo invito: «Sacrificio vuol dire tagliare le spese ed evitare gli sprechi, cosa che faranno anche tanti ministeri ed enti pubblici, e tante realtà che vivono di contributo pubblico». «Come ho annunciato in Cdm ai miei colleghi - ricorda quindi -, occorre fare sacrifici, rinunciare a qualche programma, magari inutile . Li ho sollecitati a fare proposte, se non le faranno toccherà al ministro dell'Economia fare la parte del cattivo, e provvederò». Chi non sembra voler assecondare le direttive del Mef è però il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini: «Comincia la sessione di bilancio e quindi oggi incontro Giorgetti per difendere il mio budget».

Nel colloquio, tuttavia, fonti della Lega fanno sapere che i due «hanno parlato per fare il punto della situazione». In attesa di capire quanto il governo riuscirà a reperire attraverso la spending review (si punta a 2-3 miliardi, ma il Mef non conferma), Giorgetti assicura che in manovra «sicuramente non ci saranno più tasse. Lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo. Il taglio del cuneo fiscale che tutti sostenevano provvisorio diventerà strutturale». Assieme a questo ci sarà la sforbiciata all’Irpef, interventi a sostegno della sanità, incentivi alla natalità, rinnovo dei contratti pubblici, sostegno alle famiglie numerose.

La legge di bilancio, ricorda infatti il ministro, «dovrà agevolare le famiglie con figl. Quello da cui bisogna partire è che chi ha figli in età giovane o scolare sostiene più spese». Non solo, aggiunge Giorgetti, «ci stiamo muovendo per perfezionare degli incentivi fiscali per chi vuole restare al lavoro». La segretaria del Pd Elly Shlein ha svariato su diversi argomenti: «Per l'elezione del giudice della Corte costituzionale noi auspichiamo un dialogo con la maggioranza. E per dialogo non si intende chiamare i parlamentari singoli delle opposizioni per cercare dei voti, ma fare un confronto» ha detto.

Intervistata dal direttore de Il Foglio Claudio Cerasa, la dem ha parlato dell'elezione del giudice della Consulta mancante. «L'ho detto anche in questi giorni: la maggioranza qualificata prevista dalla Costituzione, in qualche modo, suggerisce che ci sia un'interlocuzione tra maggioranza e opposizione. Questo è mancato la scorsa settimana. Noi, che siamo sempre aperti ai confronti, ci siamo», ha detto. Parlando sempre dei rapporti con la premier Meloni, Schlein ha detto: «Più volte mi sono rivolta a lei su alcuni temi cruciali. Uno di questi è la violenza di genere». E ha aggiunto: «C'è poi la sicurezza sul lavoro, siamo in un paese dove si muore di lavoro e di stage. Citerei anche la politica internazionale: un punto della nostra risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza, è passato grazie all'astensione della maggioranza», ha detto.


 

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