Il Tirreno

Il caso

Chef Rubio-Cruciani, lo scontro sui social: «Ti avrebbe fatto a polpette», «Resta nella tua palude»


	Chef Rubio e Giuseppe Cruciani
Chef Rubio e Giuseppe Cruciani

L’attivista per i diritti palestinesi e il conduttore del programma radiofonico “La Zanzara” al centro di un animato scambio di battute: ecco cosa è successo

02 ottobre 2024
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Da una parte Chef Rubio, all’anagrafe Gabriele Rubini. Dall’altra Giuseppe Cruciani. Al centro della discussione la guerra in medioriente. Il primo è diventato famoso in tv visitando trattorie frequentate da camionisti, il secondo è lo storico conduttore del programma radiofonico La Zanzara – che porta avanti insieme al collega David Parenzo –, in onda su Radio 24, l’emittente di Confindustria. Tra i due sono volate scintille e frasi tutt’altro che delicate.

Cosa è successo  

Chef Rubio da tempo è attivista per i diritti dei palestinesi. E su X, la piattaforma social che un tempo si chiamava Twitter, ha commentato così la puntata del 30 settembre de La Zanzara: «Dal 39’ i due sionisti (Cruciani finto ingenuo, David Parenzo autoproclamatosi tale) vengono messi in riga dal segretario nazionale del CARC». Il riferimento è all’intervento del segretario dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo che ha chiamato in diretta i due conduttori del programma. Nella puntata in questione il segretario del Carc è stato pungolato telefonicamente da Parenzo e Cruciani: «Il signor Nasrallah come lo definisce?», chiede Cruciani facendo riferimento al segretario del partito sciita Hezbollah ucciso da un raid israeliano il 27 settembre 2024. Al telefono gli viene risposto: «Un martire di una resistenza che c’è in quel popolo. Di popoli che sono massacrati da una potenza sionista che è appoggiata dalle potenze mondiali, gli Stati Uniti, l’Italia, la Germania». Ma Cruciani ribatte: «è un terrorista, un terrorista», allora il segretario dei Carc risponde: «Non siamo contri gli ebrei, siamo contro i sionisti». 

Lo scontro Cruciani-Chef Rubio

Cruciani è intervenuto per commentare il post di Chef Rubio. «Caro Chef (per me quello resti al tuo best), il signore dei Carc vive nel suo mondo e per me può dire quello che vuole. Sono follie, ma amen. Nasrallah, che tu hai definito fratello, era oggettivamente un figlio di putt***. Ti avrebbe fatto a polpette. Cari saluti», ha scritto il conduttore de “La Zanzara” in risposta al post di Chef Rubio. Che non si è fatto attendere per una replica: «Ahaha disse quello che non è mai stato in Libano e in Iran, quello che per farsi ben volere s’e’ messo la papalina, quello che non ha mai avuto e mai avrà il piacere di abbracciare arabi e musulmani e venire trattato come un Dio (questo mi avrebbe fatto). Resta nella tua palude».

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