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Irpef, scaglioni e flat tax: ecco chi potrebbero pagare meno (o zero) tasse


	Cosa potrebbe cambiare con la nuova Irpef
Cosa potrebbe cambiare con la nuova Irpef

Il governo lavora a un’operazione di taglio delle imposte: tutto quello che c’è da sapere

20 settembre 2024
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Il governo è pronto a introdurre numerose novità per quanto riguarda la tassazione Irfpef. Con tanto di “sconti” per alcune specifiche categorie. È quanto emerge dalla previsione della manovra 2025.

Il taglio e a chi spetta

In particolare, si parla della prospettiva di un taglio alle tasse. Il taglio potrebbe essere applicato a redditi annui fino a 60mila euro, coinvolgendo molti cittadini e lavoratori. Nel 2025 con molta probabilità l’aliquota al 35% sarà abbassata al 33%, coinvolgendo i redditi almeno fino a 50mila euro. Stando alle dichiarazioni del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, le intenzioni del governo sono quelle di apportare una nuova modifica alle attuali tre aliquote Irpef, che andranno nuovamente a cambiare.

I numeri

Se le ipotesi attuali verranno confermate, a scendere sarà l’aliquota intermedia, che passerà dal 35% al 33%, mentre si ipotizza l’estensione della stessa fino a 60mila euro. Le conseguenze di queste operazioni si evidenzieranno all’interno delle buste paga, per cui avranno un impatto soprattutto sui lavoratori dipendenti, ma anche su pensionati e autonomi in regime ordinario. Uno degli obiettivi principali del governo sarebbe quello di estendere i vantaggi fiscali a chi rientra nell’aliquota intermedia Irpef. Attualmente questo scaglione Irpef prevede una percentuale di tassazione sui redditi del 35% per chi percepisce da 28.000 a 50.000 euro. 

La modifica

La modifica che con molta probabilità sarà inclusa nella Legge di Bilancio 2025 vedrà scendere la percentuale di tassazione al 33%, con l’intenzione di un’estensione della sua applicazione fino a 60.000 euro. Ma non si tratta dell’unica novità in tema Irpef: saranno effettuate anche diverse variazioni per chi percepisce guadagni inferiori. Appare confermata invece la volontà di mantenere la suddivisione delle aliquote secondo tre scaglioni. Uno degli ostacoli principali che il governo dovrà superare per applicare queste modifiche è quello delle risorse: servirebbero tra 2,5 e 4 miliardi di euro. 

Gli effetti

Ma cosa potrebbe cambiare per i lavoratori? I risultati dell’ipotetica manovra di questa mossa si vedranno direttamente in busta paga: lavoratori e pensionati potranno percepire un importo mensile maggiore rispetto a quest’anno, proprio a causa della riduzione delle tasse. Inoltre, se l’aliquota sarà estesa fino a 60mila euro, molti che attualmente si trovano nel terzo scaglione e su cui pesa una tassazione al 43% si ritroveranno spostati al secondo scaglione, con la prospettiva del 33% di imposta. Tra le idee del governo anche quella di non pagare l’Irpef a chi percepisce meno di 12mila euro annui. 

I nuovi scaglioni

Ecco dunque come sarebbero i nuovi scaglioni:

  • redditi da 12.000 a 28.000 euro: IRPEF al 23%;
  • redditi da 28.001 a 60.000 euro: IRPEF al 33%;
  • redditi oltre 60.000 euro: IRPEF al 43%.
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